
Sai perché in napoletano una persona stralunata si chiama ‘nzallanuto?

La parola “‘nzallanuto” è un modo simpatico per esortare una persona a tornare con i piedi per terra. Comune è anche l’espressione “oggi pari uno ‘nzallanuto”. Questo termine è poi diventato anche un verbo nel linguaggio comune: ad esempio, “mi ‘nzallanisci” significa “mi confondi”. L’origine è molto antica, si tratta di una napoletanizzazione di “inselenito” che risale alla mitologia degli antichi greci: per loro, la Luna era governata dalla dea Selene. “Inselenito”, quindi, è qualcuno che ha la testa da Selene, sulla Luna. Nei tempi antichi era credenza comune che il senno, il lume della ragione, perso finiva sulla Luna: leggenda confermata da Ludovico Ariosto nell’Orlando Furioso, quando Astolfo, migliore amico dell’eroe impazzito, vola fino alla luna per recuperargli il senno perduto.
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