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Perché in napoletano ladro si dice “mariuolo”?

Pubblicato Agosto 2020 in Sai Perché e Eureka

Mariuolo è un termine napoletano che esiste da secoli, di fatti già tra la fine del 1700 e l’inizio dell’1800, il mariuolo era quella persona che era solita compiere piccoli furti – orologi da tasca, fazzoletti di seta, portamonete – ai pedoni distratti che passeggiavano in città. Oggi si definisce “mariuolo” un ladro, un truffatore, qualcuno dedito al furto continuato e ad azioni non propriamente legali. Può essere definito mariuolo anche chi non compie veri e propri furti, ma è disonesto nell’animo e nella vita. L’etimologia del termine è incerta, secondo alcuni deriva dall’antico aggettivo francese mariol (fubacchione), secondo altri dal greco margiólos (astuto, furbo ecc.), secondo altri ancora dalle parole spagnole marraio/marrullero (imbroglione/monello). Non mancano modi di dire bizzarri come “tene ‘o mariuolo ‘ncuorpo”, ovvero nascondere un segreto tanto grande da sentirsi profondamente colpevole.