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Sai perché in napoletano il barattolo si chiama “buccaccio”?

Pubblicato Maggio 2019 in Sai Perché e Eureka

Il “buccaccio” è per i napoletani un vero e proprio scrigno dal quale escono olive, melanzane, peperoni, alici, pomodori, etc. Il primo esemplare di boccaccio non era in vetro come avviene oggi, ma bensì in terracotta smaltata, a forma cilindrica, e con un coperchio costituito da un piatto o carta oleata, al di sopra dei quali veniva posizionata una pietra per chiudere il prezioso contenuto quasi ermeticamente. Contenuto rigorosamente e interamente immerso nell’olio, per evitare che i viveri andassero a male e si ammuffissero. Questo contenitore che veniva chiamato “buccaccio” trae origine dal latino bucca, ovvero bocca. In effetti il magico vaso sembra avere una grande bocca aperta, proprio come coloro che pregustano la sua apertura.