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POST INTERVENTO: Alluce Valgo, riabilitazione nell'acqua di mare

Autore: dott. Francesco Di Maio | Pubblicato Agosto 2018 in Salute

Il mare è la palestra ideale per una ripresa fa­cilitata da interventi di correzione dell’alluce valgo.
Nell’acqua si creano le condizioni ideali che favoriscono la riabilitazione: il galleggiamento, la resistenza e la pressione.
Galleggiamento Il peso di un corpo in acqua si alleggerisce quasi del 90%, consentendo al paziente di muoversi senza fatica e di deam­bulare senza pesare sull’arto operato.
Resistenza La resistenza dell’acqua impone l’attivazione continua della muscolatura in tutte le direzioni. Inoltre, con l’acqua all’om­belico o più bassa, il piede affonda nella sab­bia costringendo articolazioni e tendini ad un lavoro supplementare che aiuta il recupero di rigidità e gonfiori post-operatori
Pressione La pressione esercitata dall’acqua che aumenta con la profondità determina una soffice spremitura su gonfiori e vene favoren­do il drenaggio di liquidi accumulati negli arti inferiori. Azione rinforzata dalle fresche tem­perature del mare che esercitano una vasoco­strizione sul circolo periferico.

Prima di immergere il piede operato in acqua sarà opportuno attendere circa venti giorni,il tempo necessario per la rimarginazione della ferita e per rimuovere i punti di sutura. In acqua sarà possibile camminare prima in acqua alta dove i piedi toccano appena e successivamente la passeggiata può essere compiuta su fonda­li più bassi. La forza di gravità e la diminuzione del peso che grava sul corpo renderanno i movi­menti meno dolorosi per le articolazioni.