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Osteopatia come prevenzione

Autore: a cura del dott. Silvio Giglio | Pubblicato Dicembre 2020 in Salute

La prevenzione osteopatica prevede l’uso di manipolazioni osteopatiche, per cui si intende una serie di terapie manipolatorie incentrate sulla persona piuttosto che sulla malattia, con un approccio causale anziché sintomatico. In questo caso si ricercano le cause delle alterazioni funzionali del corpo, le quali si manifestano in dolori e fastidi di vario genere. La prevenzione osteopatica migliora la qualità della vita dei pazienti e le condizioni di salute generali, poiché è una pratica che pone al centro la persona e non la patologia. L’approccio è causale piuttosto che sintomatico, e si concentra dunque sulle cause delle alterazioni del corpo che producono il dolore. Per questo motivo si sta rafforzando la consapevolezza riguardo non solo l’osteopatia come cura olistica, ma anche con finalità preventiva. L’osteopatia preventiva riguarda gli interventi effettuati come strumento per migliorare le performance fisiche e il benessere generale, attraverso tecniche manipolative volte all’ottimizzazione delle condizioni anche non esclusivamente motorie, in modo da “fortificare” il corpo, prevenendo disturbi, anche comuni. Vediamo alcuni esempi.  
La prevenzione osteopatica contro i dolori muscolari e scheletrici
L’osteopatia interviene per prevenire, oltre che curare, dolori muscolari e scheletrici, ma anche le classiche gambe gonfie e doloranti, ciò non significa che i benefici dell’azione dell’osteopata siano limitati solo a questo. Le ripercussioni di questo tipo di problematiche riguardano infatti tutto l’organismo. Per la prevenzione osteopatica è importante rivolgersi a un osteopata che, avendo conoscenze specifiche e anatomiche e una visione del corpo globale, riesce ad attuare piani di prevenzione per una serie piuttosto corposa di patologie e disturbi. 
L’osteopatia per prevenire problemi derivanti da una cattiva postura
L’osteopatia preventiva è molto utile, inoltre, per trattare le disfunzioni posturali. Una valutazione osteopatica precisa individua le principali alterazioni dovute all’interferenza dei recettori posturali, che a lungo termine possono causare problematiche gravi. Il supporto dell’osteopata è molto importante in questo senso perché il conseguente trattamento manipolativo prepara il corpo ad affrontare problemi posturali e i disturbi derivanti da questi prima che si manifestino in maniera acuta. 
L’osteopatia preventiva per migliorare la respirazione
I ritmi della società odierna sono spesso causa di stress e ansie e in particolare è aumentata, rispetto al passato, la tendenza a respirare in maniera superficiale: abbiamo disimparato a respirare. La prevenzione osteopatica, anche intesa come osteopatia neonatale, sulle aree coinvolte nella respirazione è molto utile per prevenire problemi respiratori e ottimizzare la meccanica delle aree dedicate alla respirazione quali colonna vertebrale, coste, vertebre, clavicole, muscoli coinvolti e legamenti. Questo migliorerà l’efficienza della respirazione e influirà sulla frequenza del ritmo cardiaco e respiratorio, sul miglioramento del ritmo del sonno e sulla produzione di ormoni. L’osteopata potrà, inoltre, insegnare al paziente a respirare nuovamente in modo naturale e corretto utilizzando il diaframma.
L’osteopatia preventiva
come arma contro il mal di testa
Il comune mal di testa, detto miotensivo, colpisce tutti più o meno frequentemente. L’intervento dell’osteopata genera un sollievo immediato poiché opera attraverso il rilassamento dei muscoli di collo e spalle, molto spesso in tensione. Una serie di tecniche manipolative (per ristabilire il movimento tra le vertebre cervicali e quindi ridurre l’infiammazione articolare) e funzionali (per stabilizzare la colonna cervicale riattivando la muscolatura profonda del collo) previene il mal di testa, intervenendo sulle cause scatenanti.
L’osteopatia per migliorare
la digestione
I disturbi dello stomaco e dell’intestino possono avere origine psicosomatica e quando si tende ad accumulare e somatizzare lo stress può essere utile rivolgersi ad un osteopata. Lo specialista, attraverso la tecnica di manipolazione viscerale, eseguita dopo un’attenta analisi sulla zona addominale e nelle aree correlate alla colonna in corrispondenza degli organi-bersaglio, ridurrà le contrazioni anomale dei muscoli addominali e di conseguenza i problemi digestivi sciogliendo le tensioni.
L’osteopatia per la prevenzione
di problemi posturali
ed articolari in gravidanza
La gravidanza è un periodo di grandi cambiamenti per l’organismo femminile. Attraverso tecniche osteopatiche, volte a migliorare il micromovimento e all’evitare l’assunzione di analgesici (pratica difficoltosa in gestazione) l’osteopata previene disturbi successivi dovuti a cattiva postura e aumento di peso. L’ormone della relaxina, che viene rilasciato dalla decima alla dodicesima settimana, comporta una maggiore lassità delle articolazioni per consentire al bacino di raggiungere una maggiore ampiezza. L’intervento dell’osteopata è volto dunque anche alla preservazione delle buone condizioni di salute della gestante, sia nel periodo precedente al parto che in quello successivo, poiché in entrambi i periodi la donna lamenta, proprio a causa dell’aumento del peso, lordosi lombare, dolori pelvici e sciatalgici. L’azione preventiva dell’osteopata è inoltre utile per migliorare i livelli di fertilità, in quanto incide sulle condizioni meccaniche che possono rendere difficoltoso l’innesto dell’ovulo. 
L’osteopatia in sala operatoria
come preparazione
del corpo all’intervento
La preparazione osteopatica prima di un’operazione ha assunto un ruolo molto importante nell’iter di preparazione ad un intervento. La finalità principale della presenza dell’osteopata è quella di sciogliere attraverso la manipolazione eventuali aderenze che il corpo potrebbe aver sviluppato e che potrebbero costituire un ostacolo. Di conseguenza si consente al chirurgo di operare in maniera più agevole sia in riferimento all’operazione con taglio sia in riferimento a quella endoscopica.  È inoltre necessario affidarsi ad un osteopata in sede post-operatoria per prevenire eventuali aderenze che, se sussistenti a causa di un eccessivo aumento dei fibroblasti (i principali costituenti della nostra matrice extracellulare), non permetterebbero uno scambio nutrizionale adeguato verso il tessuto interessato. 

Dott. Silvio Giglio
Fisioterapista Osteopata D.O.m.Ro.I
II Trav. S.Michele 7 - Piano di Sorrento
Cel. 338. 83.17.708