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Cibi conservati? Conosciamoli un po’

Autore: Dott.ssa Carmen Starace | Pubblicato Dicembre 2015 in Salute

I ritmi frenetici della società odierna spesso portano il consumatore ad acquistare prodotti “conservati” perché più pratici e di più facile reperibilità. I più comuni prodotti conservati, che troviamo frequentemente nelle nostre case, sono gli alimenti surgelati, in scatola oppure inbustati.
Nei confronti di questa categoria da un punto di vista qualitativo si hanno le idee un po’ confuse... cerchiamo di fare chiarezza!

Il surgelamento è un processo che interessa le verdure, ma anche pesce e carne! Contrariamente a quanto si crede le verdure e gli ortaggi surgelati conservano le proprietà organolettiche e nutrizionali di partenza; lo stesso vale per la carne nella quale si assiste ad una piccola riduzione della vit. B pari al 30%; anche per il pesce è un’ottima tecnica di conservazione, ma non per i pesci che hanno elevato contenuto di grassi polinsaturi ed essenziali (salmone, sardine e sgombro) poiché subiscono alterazioni. Per mantenere inalterate le proprietà si consiglia uno scongelamento graduale preferibilmente in frigo!

• Tra i cibi in scatola ritroviamo legumi, carme, pesce... il processo di realizzazione e di conservazione causa una riduzione dei valori nutrizionali e una maggiore esposizione al nichel! Il legumi hanno un contenuto di sale molto elevato, quindi nel caso si utilizzino è importante sciacquarli bene; la carne in scatola sarebbe del tutto da evitare per la scarsa qualità e spesso per la dubbia provenienza: non dimentichiamo che un utilizzo eccessivo è correlato ad una aumento del rischio malattie cardiocircolatorie.

Le verdure confezionate in busta e “pronte all’uso” andrebbero evitate, in primo luogo perché nell’arco di pochi giorni subiscono una riduzione dei valori relativi a vitamine e antiossidanti e anche perché se non proprio fresche possono subire alterazioni microbiologiche per una aumentata carica batterica.

L’ideale sarebbe il consumo di alimenti freschi e biologici, purtroppo non è sempre possibile, ma l’importante è che quando scegliamo un alimento diamo priorità alla “qualità” rispetto alla quantità, solo così potremmo costruire il nostro “benessere”!