Esercizi specifici per dettagli estetici
Consideriamo in questo articolo gli esercizi monoarticolari utili per definire piccoli dettagli muscolari che creano simmetria e donano armonia al corpo, utili al potenziamento e allo sviluppo dei muscoli meno evidenti e forti.
Intendiamo per esercizi monoarticolari tutti gli esercizi che coinvolgono nel movimento o gesto sportivo una singola articolazione, di conseguenza un solo distretto muscolare, detti anche esercizi di isolamento o complementari. Sono esercizi fisici che cercano di stimolare e focalizzare lo sforzo su un solo muscolo.
Partiamo da un esempio semplice: la flessione dell’avambraccio sul braccio.
In questo caso l’unica articolazione interessata è quella del gomito, detta articolazione a cerniera, e presenta due gradi di libertà con i quali permette ampi movimenti di flessione ed estensione dell’avambraccio sul braccio. Nello specifico oltre all’articolazione omero ulnare, il gomito comprende anche l’articolazione tra omero e radio detta omero radiale e tra radio e ulna detta radioulnare, ma senza entrare troppo nello specifico anatomofunzionale, basta dire che l’articolazione del gomito flette l’avambraccio sul braccio o estende l’avambraccio sul braccio.
Nel primo caso si utilizza il muscolo bicipite, nel secondo caso il tricipite, quindi un solo muscolo.
Con gli esercizi monoarticolari è possibile concentrare le proprie energie sullo sviluppo o miglioramento di un solo ventre muscolare, in questo caso il bicipite o tricipite. Gli esercizi d’isolamento vengono spesso utilizzati per migliorare la tecnica del gesto motorio, nel mondo della cultura fisica per ottenere un maggiore volume, detto ipertrofia del muscolo in oggetto, tramite i tre fattori che attivano l’ipertrofia cioè Tensione muscolare, Stress metabolico, Danno muscolare oppure per aumentarne la vascolarizzazione e la riduzione del grasso sottocutaneo.
Questi esercizi si svolgono con bassi carichi di lavoro per contenere i possibili infortuni e con alti numeri di ripetizioni, possono essere utilizzati sia da principianti che d’atleti avanzati. Nel nostro caso svolgeremo gli esercizi monoarticolari per ristabilire la simmetria fra gli arti superiori.
Spesso ci capita di notare su noi stessi o sugli altri differenze di volume tra il braccio sinistro e destro. Come rimediare? Semplice. Si eseguono in più, tre serie da dodici ripetizioni per il braccio meno sviluppato. Facciamo un esempio per il bicipite sinistro più piccolo rispetto al destro; dopo aver terminato il nostro allenamento, ci poniamo in posizione ortostatica con il braccio destro fermo al fianco, mentre il braccio sinistro impugna un manubrio di peso adeguato alla nostra forza e, iniziamo a flettere l’avambraccio sul braccio per il numero di ripetizioni stabilite con tecnica corretta e il riposo di un minuto tra una serie e la successiva.
Approssimativamente in due mesi si raggiunge la giusta simmetria.
Buon allenamento in vacanza
Domenico Aliperta
Dott. In Scienze delle Attività Motorie Preventive - Adattative - Riabilitative
Cell. 33343064530
emai. domenico.aliperta@gmail.com
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