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Tendinite cause e riabilitazione

Autore: a cura del dott. Francesco Di Maio | Pubblicato Gennaio 2018 in Salute

I tendini sono delle strutture fibrose molto robu­ste che legano i muscoli alle ossa per trasfor­mare in movimento la forza generata dalla con­trazione muscolare. Nonostante la natura abbia dotato i tendini di una grossa resistenza alle solle­citazioni esterne, col passar del tempo questi pos­sono andare incontro a fenomeni degenerativi. TENDINITE
La tendinite è un processo infiammatorio che coinvolge uno o più tendini. Tale infiammazione è solitamente causata dalla ripetizione di micro­sollecitazioni che a lungo andare ne alterano la struttura. Quando un tendine è sollecitato oltre il limite di sopportazione fisiologica, le fibrille che lo compongono subiscono delle lesioni più o meno ampie. Se è associata una risposta infiammatoria si parla di tendinite in caso contrario di tendinosi. I tendini che si logorano più frequentemente sono quelli delle ginocchia, dei gomiti e della spalla (cuffia dei rotatori).
Nella fase acuta della patologia è importante so­spendere l’attività che ha generato il dolore tendineo. In base all’entità della lesione il medico potrà prescri­vere farmaci antinfiammatori e un riposo più o meno lungo. Gli esercizi di riabilitazione devono iniziare quanto più precocemente possibile. I tendini infatti rispondono positivamente alle sollecitazioni esterne rinforzando le fibre appena rigenerate e orientandole lungo la direzione del movimento. Si tratta di esercizi che vanno svolti esclusivamente sotto la supervisione di personale altamente qualificato, al fine di stimolare la guarigione nel modo più corretto. Per integrare il programma riabilitativo il fisioterapista può integrare manipolazioni, agopuntura, tens, ultrasuoni ed altre terapie fisiche efficaci.