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Il ciuccio può provocare danni alla dentatura?

Autore: a cura del dott. Danilo Trapani | Pubblicato Febbraio 2019 in Salute

L’utilizzo del ciuccio, la cui suzione avviene generalmente per ore, ha l’effetto di inserire un supporto solido in una bocca con ossa in formazione e non ancora saldate. Questo influenza inevitabilmente il palato del bambino che già intorno al primo anno di età, mostrerà problemi non solo di tipo estetico, ma anche funzionale legato all’accrescimento scheletrico ed alla deglutizione.


Sul piano Trasversale: sviluppo dell’ampiezza del palato
La lingua, fra le sue funzioni, ha quella di consentire l’allargamento dell’arcata dentale superiore e di adattarla a quella inferiore. Quando il succhiotto si interpone tra la lingua e l’arcata superiore, impisce alla lingua di poggiare sul palato ostacolando il naturale sviluppo e generando una contrazione del palato, con conseguente riduzione dell’osso superiore che potrebbe diventare più stretto di quello inferiore.


Sul piano Sagittale: di profilo allungamento dell’arcata superiore.
I denti davanti superiori risultano sporgenti rispetto agli inferiori.


Sul piano Verticale:l’interposizione del ciuccio
Il bambino sviluppa il cosiddetto “morso aperto”: a denti chiusi i posteriori sono a contatto, ma davanti si nota che rimangono distanziati tra loro lasciando una sorta di apertura in cui il bambino può interporre la lingua.
Se il ciuccio viene tolto quando il bambino ha un’età di 12-18 mesi è probabile che si verifichi una risoluzione spontanea del problema con la crescita. Ma nei bambini che usano il ciuccio fino ai 3 anni il problema diventa più complesso da risolvere e diventa necessario richiedere l’intervento di uno specialista in Ortodonzia per ripristinare la forma fisiologica del palato ed i giusti rapporti tra le arcate dentarie.
Problemi analoghi, a carico dei denti, si ingenerano anche con la suzione del dito, del biberon, del labbro e della lingua stessa.