Le complicanze del diabete mellito
Il diabete mellito è un insieme di malattie metaboliche caratterizzate da iperglicemia (eccesso di glucosio nel sangue) e che sono il risultato di difetti della secrezione insulinica, dell’azione dell’insulina o di entrambi.
La grande maggioranza dei diabetici ricade in due ampie categorie: diabete mellito di tipo 1 (DM1), caratterizzato dall’ assenza assoluta di insulina e diabete mellito di tipo 2 (DM2), nettamente più frequente e che risulta da una combinazione di resistenza periferica all’azione dell’insulina e inadeguatezza della secrezione insulinica compensatoria. Nonostante sia una malattia così diffusa, il DM2 viene molto spesso preso sottogamba dai pazienti poiché può decorrere per molti anni misconosciuto, senza dare alcun sintomo (il 10-20% dei DM2 è asintomatico) poiché l’iperglicemia si sviluppa gradualmente e non è inizialmente sufficientemente grave da far notare al paziente alcun sintomo del diabete (classicamente polidipsia e poliuria). Ciononostante i pazienti affetti da DM2 hanno un rischio aumentato di sviluppare complicanze microvascolari e macrovascolari, che possono presentarsi già al momento della diagnosi di diabete oppure svilupparsi nel corso di diversi anni.
Le complicanze macrovascolari non sono specifiche del diabete, ma sono molto più frequenti nei soggetti affetti da questa malattia: in questi pazienti infatti si è visto esserci una maggiore propensione alla formazione di placche aterosclerotiche all’interno dei grossi vasi, che può portare alla stenosi del lume vascolare in tutti i distretti artesiosi del corpo. Per questo tutte le manifestazioni della macroangiopatia (infarto del miocardio, ictus cerebrale e arteropatia periferica) sono molto più frequenti nelle persone diabetiche rispetto alla popolazione generale.
Le complicanze microvascolari sono invece specifiche del diabete; in ordine di frequenza abbiamo la retinopatia diabetica, la neuropatia diabetica e la nefropatia diabetica.
La retinopatia diabetica è la principale causa di cecità in età lavorativa nei paese a maggior sviluppo socio-economico. È caratterizzata da progressive alterazioni a carico della retina che determinano dapprima una riduzione e infine una perdita totale della vista. L’esame del fondo oculare, effettuato con cadenza annuale, è una misura necessaria per il controllo della retinopatia.
La neuropatia diabetica si manifesta tipicamente come una polineuropatia distale simmetrica, ovvero entrambi gli arti inferiori sono interessanti da parestesie (sensazione di formicolio), dolore urente (specie di notte) e progressiva perdita della sensibilità tattile e dolorifica. La neuropatia può interessare anche il sistema nervoso autonomo e pertanto il paziente può presentare alterazioni a livello di diversi sistemi con manifestazioni cardiovascolari (sincope, ipotensione ortostatica), gastrointestinali (stipsi, diarrea, gastroparesi), genitourinarie (cistopatia, disfunzione erettile e disfunzione sessuale della donna). Va sottolineato che la neuropatia può inizialmente essere asintomatica, pertanto è di fondamentale importanza un’attenta valutazione neurologica.
La nefropatia diabetica interessa fino al 30% delle persone con diabete mellito ed è caratterizzata da un progressivo deterioramento della funzione renale fino all’insufficienza renale terminale: è la principale causa di ricorso a dialisi. Le persone diabetiche devono per questo controllare con regolarità la microalbuminuria, la creatininemia, la velocità di filtrazione glomerulare e la pressione arteriosa.
Data la loro frequenza e la loro morbosità, è pertanto fondamentale prevenire lo sviluppo di queste complicanze, tanto di quelle macrovascolari che di quelle microvascolari. In primis i pazienti devono seguire una corretta alimentazione e praticare un adeguato esercizio fisico. La terapia farmacologica deve essere strettamente osservata al fine di evitare squilibri glicemici: lo stretto controllo glicemico è infatti il modo migliore per prevenire e ritardare lo sviluppo delle complicanze del diabete.
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