Perché non riesco a togliermelo dalla mente?
Ti è mai capitato di pensare a qualcuno e di non riuscire a dimenticarlo? Il problema potrebbe essere il modo in cui il cervello ricorda le cose, un meccanismo molto affascinante che si chiama effetto Zeigarnik dal nome della psicologa lituana Bluma Zeigarnik che lo ha scoperto.
Mentre si trovava a cena in un ristorante viennese piuttosto affollato, la psicologa notò che Il cameriere era capace di ricordare a mente un numero impressionante di ordinazioni, ma una volta portate le pietanze al tavolo dimenticava ciò che aveva servito. Non avveniva la stessa cosa con le ordinazioni lasciate a metà.
La scienziata approfondì il fenomeno con degli esperimenti e gli studi portarono ad una scoperta: un compito non portato a termine genera uno stato mentale di tensione che impedisce alla mente di iniziarne uno nuovo. Dopo aver pianificato un’attività, il cervello trasmette una serie di messaggi ansiogeni che lo inducono a portare a termine quanto programmato, impedendogli di concentrarsi su altre faccende. Il risultato? Per smettere di pensare a qualcuno o qualcosa è indispensabile “concludere” l’azione mentale iniziata in precedenza.
Questo meccanismo applicato all’interno di una relazione “sospesa”, cioè conclusa senza essere veramente risolta, genera una situazione tale da rendere difficile chiudere un rapporto apparentemente terminato, ma che continua a perdurare nella mente. Di conseguenza si è capito che l’essere umano è programmato per continuare i progetti intrapresi, e così una relazione conclusa per volontà dell’altro e senza una chiara spiegazione potrebbe essere difficile da digerire.
Cercare di distrarsi è poco efficace, che lo si voglia o no, il pensiero continuerà a tornare a quella parola non detta, a quel messaggio non scritto, alla relazione sospesa. Che fare? Siccome i conflitti non risolti si fissano con maggior persistenza nell’apparato psichico, per prima cosa bisogna accettare con serenità che esistono eventi che restano a metà o interrotti bruscamente. Poi il secondo passo è quello di svincolarsi dai malintesi e dalla sofferenza creando le condizioni per ritrovarsi con l’altra persona per discutere gli aspetti dolorosi della relazione e tagliare finalmente il vincolo tossico.
In pratica: per scacciare una persona dalla mente si deve ascoltarla fino in fondo. Solo così il cervello sarà disposto a dimenticarla.
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