Decreto vaccini, c’è la firma di Mattarella: dall’8 giugno entra in vigore
Il Ministro della salute Lorenzin la scorsa settimana aveva annunciato che il Presidente Mattarella avrebbe presto firmato il decreto sui vaccini. La firma è arrivata nella giornata di oggi: il presidente della Repubblica ha quindi approvato il decreto che reintroduce l’obbligo delle vaccinazioni per l’iscrizione a scuola. Il decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale e entrerà in vigore a partire dall’8 giugno. Da settembre i bambini iscritti a scuola dovranno quindi essere necessariamente vaccinati. Quali sono le novità introdotte dal decreto?
Le vaccinazioni previste nel decreto sono 12: le obbligatorie anti-difterica, anti-tetanica, anti-poliomelitica e anti-epatite virale B e altre 8, ovvero anti-pertosse, anti-meningococco B e C, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella e anti-Haemophilus influenzae.
Le 12 vaccinazioni devono essere somministrate obbligatoriamente ai nati nel 2017. Non tutte le 12 vaccinazioni sono quindi obbligatorie per tutti i bambini da 0 a 6 anni: i piccoli dovranno obbligatoriamente fare solamente quelle previste nel piano vaccinale al loro anno di nascita.
Non saranno 12 le punture da fare in quanto vari vaccini possono essere somministrati contemporaneamente. Anti poliomielite, anti difterite, anti tetano, anti epatite B, anti pertosse e anti Haemophilus Influenzae di tipo B possono essere somministrate insieme nel vaccino esavalente. Con quadrivalente possono essere somministrati i vaccini anti morbillo, anti rosolia, anti parotite e anti varicella. Meningocco B e C dovranno invece essere somministrati separatamente.
Da settembre sarà obbligatorio vaccinare i bambini per iscriverli a scuola
I presidi delle scuole dovranno segnalare alle Asl le classi nelle quali ci sono due o più alunni non vaccinati. Nonostante manchino pochi mesi a settembre, il tempo a disposizione per vaccinare i bimbi c’è.
“C’è tempo, abbiamo previsto una fase transitoria, che è tutta quella del 2017. Dal 8 giugno, fino al 10 di settembre ci sarà il tempo di far fronte agli adempimenti burocratici per chi, per esempio, ha smarrito le certificazioni, per chi non si ricorda dove ha messo i documenti o altro. Così come c’è tempo per fare richiesta per mettersi in regola con le vaccinazioni. Poi dal 10 di settembre al 10 di marzo, ci sarà tutto il tempo per chi non ha fatto vaccinazioni, di cominciare il percorso. Oppure, per chi ha già proceduto all’immunizzazione ma deve ancora produrre le documenti di poterlo fare” ha dichiarato la Lorenzin.
Secondo il Ministro della salute l’immunizzazione verrà raggiunta per alcune patologie in 2 anni, per altre in 3 o 4. Nel caso in cui il genitore non presenti la documentazione che attesta la vaccinazione, gli asili nido e le scuole materne non permetteranno l’iscrizione del bambino.
Da 6 a 16 anni il bambino può invece accedere a scuola ma i genitori verranno convocati dalla Asl per un colloquio informativo indicando i tempi e le modalità per vaccinare il ragazzo. In caso i genitori non si presentino all’appuntamento o non facciano la vaccinazione al bambino, saranno sanzionati con una multa che può andare da 500€ a 7.500€.
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