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Un ricordo di Milva

Autore: a cura del dott. Carlo Alfaro | Pubblicato Giugno 2021 in Attualità

Per parlare di Milva, la grandissima diva recentemente scomparsa che ha incantato con la sua arte potente e sofisticata le platee di tutto il mondo, non basterebbe l’intero numero di LeggimiGratis. La sua straordinaria peculiarità è stata, in ogni passo della sfolgorante carriera di cantante e attrice teatrale, coniugare una popolarità altissima e mai diminuita negli anni con un livello di cultura e ricerca estremo che ne hanno fatto la musa dei più importanti autori e registi.
Pseudonimo di Maria Ilva Biolcati, la “Pantera di Goro” (la sua città natale, un piccolo paese sul delta del Po, in provincia di Ferrara) si è spenta il 23 aprile 2021, a 81 anni, ma mai si spegnerà lo splendore delle sue memorabili interpretazioni. Milva resta, come ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella “una protagonista assoluta della musica italiana” e non solo, acclamata come è stata nei teatri più prestigiosi del globo. Di un’eleganza naturale felina e superba, una inconfondibile maestosa chioma che le valse il soprannome di “Milva la Rossa” (dalla canzone scritta per lei da Enzo Jannacci), l’artista vantava un’estensione vocale rara, una camaleontica versatilità nel passare per generi musicali molto distanti fra loro, un talento esecutivo di unica classe e sensibilità e una spiccata facilità a parlare lingue straniere.
Ogni sua esibizione resta mirabile per l’alta qualità dell’interpretazione e dell’esecuzione musicale, la massima precisione tecnica e vocale, l’appassionata intensità emozionale, la grinta che la rendeva padrona assoluta del palcoscenico.
E’ bella la sua storia di ragazza di provincia che, forte solo del suo smisurato talento, dopo una precoce gavetta nei locali e nelle balere col nome di Sabrina, a vent’anni, nel 1959, vince un concorso per voci nuove alla Rai arrivando prima su ben 7600 partecipanti e, nel volgere degli anni, grazie a scelte coraggiose e un’incrollabile volontà e determinazione, diventa una delle regine della canzone nazionale e poi il suo successo varca i confini italiani rendendola una delle voci più eccelse del panorama musicale planetario.
Già star della musica leggera, nel 1965 inizia il trentennale sodalizio con Giorgio Strehler che ne ha fatto la più importante e accreditata interprete al mondo di Bertolt Brecht. Alle canzoni di Bertolt Brecht Milva ha dedicato ben quattro progetti discografici e innumerevoli recital teatrali (i famosi Milva canta Brecht).
Nella sua carriera, Milva ha toccato i vertici della musica colta e d’autore: ha cantato testi di Luciano Berio, Umberto Eco, Italo Calvino, Alda Merini (con cui è stata in scena nel 2004 al Teatro Strehler di Milano), Andrea Zanzotto, Paolo Maurensig, Emilio Villa, Giorgio Faletti, Francis Lai, Ennio Morricone, Mikis Theodorakis, Giorgos Seferis (Premio Nobel per la letteratura nel 1963), Thanos Mikroutsikos, Enzo Jannacci, Franco Battiato (anche lui dolorosamente mancato nel mese di maggio 2021), Vangelis, è stata l’interprete prediletta di Astor Piazzolla, ha interpretato il repertorio di Edith Piaf e Amalia Rodriguez.
Milva è stata star osannata in Germania (dove ha ricevuto la prestigiosa onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania), Francia (dove ha ricevuto la Legione d’Onore), Spagna, Grecia, Austria, Svizzera, Danimarca, Olanda, Regno Unito, Portogallo, Jugoslavia, Croazia, Polonia, Slovenia, Russia, Turchia, Giappone, Corea del Sud, Sudamerica, Stati Uniti.
Ha venduto oltre 80 milioni di dischi, è stata 15 volte in gara a Sanremo, dove è nata artisticamente qualificandosi terza nel 1961, ventiduenne, con “Il mare nel cassetto” e dove nel 2018 ha ricevuto il Premio alla carriera, ed è l’artista italiana con il maggior numero di album realizzati: ben 173 incisi in almeno 7 lingue diverse.
Milva ha lavorato assiduamente, senza mai risparmiarsi, nelle sale di incisioni discografiche, in teatro, in televisione, nelle tournèe nazionali e internazionali, dando sempre il meglio, il massimo, in tutto. La sua statura artistica, il suo impegno e il suo successo mondiale le hanno fatto meritare nel 2010 il prestigioso titolo di “Cavaliere della Legion d’Onore”.
E’ stata sposata dal 1961 al 1969 con Maurizio Corgnati, regista televisivo, da cui nel 1963 è nata l’unica figlia, Martina, eccellente curatore e critico d’arte e professoressa all’Accademia di Belle Arti di Brera. E’ stata poi legata agli attori Mario Piave e Luigi Pistilli, entrambi morti tragicamente (il primo crivellato di colpi nella sua auto e il secondo suicida) e al filosofo Massimo Gallerani.
Mi piace concludere questo breve omaggio con le parole scritte dalla stessa Milva nel ringraziamento letto dalla figlia Martina sul palco dell’Ariston, la sera della consegna del Premio alla carriera (dal 2013 si era ritirata dalle scene): “La musica spazza via la polvere dalla vita e dall’anima degli uomini”. La sua musica, lo ha fatto senz’altro. E continuerà a farlo, perché la musica non si ferma. Mai. Nemmeno davanti alla morte.