
Talent Tv e Cantautori… Come è cambiato il mondo della Musica

Benvenuti, questo mese ho un motivo di riflessione, scaturito dalla richiesta di un giovane cantautore che mi scrive chiedendomi un consiglio per realizzare il sogno di ogni artista; cioè di portare il proprio lavoro e le proprie produzioni musicali al grande pubblico e quindi vivere e lavorare a tempo pieno nel settore artistico.
Una volta il talento era supportato dalla famosa gavetta, che includeva tantissime delusioni e gioie anche se effimere e passeggere, ma un bagaglio di esperienze utili a fortificare e far crescere l’artista stesso. Infatti nomi illustri come Battisti, Dalla, Baglioni e tutti quelli che in tempi non troppo lontani suonavano, componevano e cantavano le proprie opere avevano pochissime opportunità mediatiche per arrivare al successo, la partecipazione a Sanremo forse, la radio e qualche apparizione in Rai. Il contatto con il pubblico quindi era sviluppato con tantissime serate nei locali, piccoli e grandi dell’epoca, le piazze e i tour estivi come Cantagiro e tanti altri.
Oggi il sistema è cambiato, le industrie discografiche non possono e tante volte non vogliono rischiare su progetti lunghi e dispendiosi, nella moderna concezione del tutto e subito, nella corsa al successo immediato e diretto si attinge a piene mani dai Talent Tv, come Amici e XFactor , tanto per citare i primi in assoluto che sono la fucina della musica italiana, basti pensare che nell’ultimo Sanremo ben 14 cantanti provenivano da tali trasmissioni tv.
I progetti musicali si studiano in base all’immagine, alla creazione di un personaggio per cui vale la pena di puntare e costruire una carriera in soli tre mesi, scrivendo canzoni adatte allo scopo e curando poi un lancio pubblicitario simile ad un prodotto di largo consumo…
Non sono contrario ai talent, ma vorrei per questi giovani musicisti maggiori opportunità, perché la musica è anche in uno scantinato freddo dove anche stasera si incontreranno e proveranno le loro canzoni, dove la creatività potrebbe far nascere i nuovi De Andrè o De Gregori, o forse esistono già.....
Buona musica a tutti
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