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Uguali ma Diversi: TAC e Risonanza Magnetica

Pubblicato Dicembre 2017 in Sai Perché e Eureka

La TAC è una tomografia assiale com­puterizzata, un metodo radiodiagno­stico che associa la tecnica radiologi­ca all’uso dell’elaboratore elettronico. Il termine deriva da tomografia: tecni­ca diagnostica per lo studio di singo­li piani di spessore di un organo o di un apparato, in grado di evidenziare eventuali lesioni presenti in diversi li­velli di profondità. Funziona median­te l’utilizzo di un fascio di elettroni atti a produrre delle radiazioni, chiamate “fotoni X”, al di fuori del cor­po del paziente preso in esame e stu­dia la densità di tutti i tessuti e or­gani. Una volta che queste radiazioni vengono a contatto con la porzione di corpo umano da analizzare, vengono fermate su una sorta di lastra situata dall’altro lato del corpo acquisendo, così, un’immagine fotografica a 360°.
La risonanza magnetica è una tec­nica diagnostica ad immagini, priva di radiazioni ionizzanti che ha rivoluzio­nato il mondo della medicina. Si basa sul principio fisico della risonanza ma­gnetica nucleare, ossia, quel fenome­no fisico di assorbimento dell’energia da un campo elettromagnetico a ra­diofrequenza che avviene quando dei nuclei atomici si trovano in corrispon­denza di frequenze caratteristiche. Funziona attraverso la stimola­zione elettromagnetica di un ma­gnete situato all’esterno dell’appa­recchio. Anche per la risonanza, così come per la TAC, è necessario l’utiliz­zo di un liquido di contrasto al fine di evidenziare le parti interessate.