
Rumore: il killer dell'udito

La vita al giorno d’oggi ci impone di passare gran parte del nostro tempo in ambienti nei quali il “rumore” può essere molto intenso e protratto nel tempo.
Il rumore può provocare danni all’apparato uditivo. L’ipoacusia da rumore può essere causata anche da occasionali esposizioni a rumori intensi, ma è soprattutto provocata dall’esposizione protratta per anni al rumore generato dalle macchine in alcuni ambienti di lavoro. Molte attività lavorative sono necessariamente svolte in ambienti con elevata intensità di rumore che, a lungo andare, possono portare ad un danno uditivo permanente.
Nel caso delle ipoacusie professionali ci si trova quasi sempre di fronte a rumori che interessano tutto il campo delle frequenze udibili e che si estendono talvolta anche in quello degli infrasuoni e degli ultrasuoni. In queste condizioni la maggior riduzione di udito, prima temporanea e successivamente permanente, si osserva sempre tra i 3000 ed i 6000 Hz, più frequentemente sui 4000 Hz.
La sintomatologia inizialmente si presenta alquanto modesta. Capita, dopo i primi giorni trascorsi in ambiente di lavoro rumoroso, che i soggetti inizino a lamentare al termine della giornata lavorativa una sensazione di riduzione dell’udito o meglio una sensazione di ovattamento che scompare dopo poche ore. Il ripetersi di questo fenomeno che sembra poco nocivo determina che, nel tempo, il soggetto non se ne renda più conto e non si accorge nemmeno del progressivo calo di udito sui 4000 Hz fino a che questa perdita non abbia raggiunto un certo valore o che abbia compromesso anche frequenze come i 3000 e 2000 Hz rispettivamente.
Il soggetto percepisce, infine, la perdita uditiva accorgendosi di avere difficoltà nel sentire alcuni particolari suoni come il ticchettio dell’orologio o il suono del campanello, ma soprattutto, avere difficoltà nel comprendere le parole nel corso di una conversazione dove, a causa di una ridotta intellegibilità, si vede costretto a farsi ripetere le parole. Questi sono inequivocabili segnali d’allarme che devono portare, fin da subito, ad un tempestivo controllo dell’udito.
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