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Fibromialgia Cosa può fare il fisioterapista

Autore: a cura del dott. Francesco Di Maio | Pubblicato Novembre 2018 in Salute

La fibromialgia interessa circa il 2-8% della popolazione, in prevalenza il sesso femminile. Questa malattia si manifesta con stanchezza evidente sin dal mattino, dolore diffuso, rigidità, debolezza. Fare una diagnosi del disturbo non è facile perché non esistono esami di laboratorio che ne permettano un’ inequivocabile identificazione.
Per trattare alcuni sintomi della fibromialgia la prima regola è educare adeguatamente il paziente affinché eviti comportamenti sbagliati. Il paziente affetto da fibromialgia dovrebbe limitare gli sforzi eccessivi, le attività troppo gravose, concedendosi quotidianamente del tempo per rilassarsi. E’ fondamentale rimanere attivi e svolgere senza limitazioni le normali attività quotidiane, evitando prolungati periodi di inattività, poiché si potrebbe correre il rischio di aumentare la rigidità muscolare e il dolore.
Si ottengono buoni risultati anche praticando una leggera attività fisica con un approccio graduale e regolare. La raccomandazione è quella di mantenersi in movimento senza raggiungere il limite di affaticabilità del muscolo. Un fisioterapista esperto può supportare ed aiutare a sviluppare un adeguato programma di esercizi, dedicato al singolo soggetto. Il piano di lavoro fisico dovrebbe mirare a ripristinare l’autonomia motoria naturale e favorire il recupero di mobilità passiva con esercizi di stiramento muscolare ed estensione dei gradi di movimento delle articolazioni. Il ruolo della fisioterapia e del fisioterapista, dunque, sono fondamentali nella gestione del paziente con fibromialgia.