
Incidenti stradali, sentenza storica la spunta la «scatola nera»

MADDALONI. Automobilisti incidentati sconfitti dalla tecnologia al di là di ogni ragionevole dubbio. Per la prima volta in Italia, il Giudice di Pace di Maddaloni applica la giurisprudenza sul «valore probatorio delle scatole nere e di altri dispositivi elettronici di rilevamento in remoto degli autoveicoli». Una nota compagnia assicurativa ha vinto ottenendo una sentenza favorevole senza l’onere di «dimostrare la legittimità delle acquisizioni e la correttezza delle risultanti» dei dati prodotti dal rilevamento a distanza. Ed è stato negato il contraddittorio tra le parti. Tra il cliente, coinvolto in un sinistro e la ricostruzione prodotta dalla compagnia, sulla base dei dati elettronici, ha vinto la tecnologia. Il primo affermava che si trovava a circa 7 chilometri dal luogo dell’incidente. Per la controparte era in tutt’altra zona. Le vecchie prove documentali e ricostruzioni ambientali e testimonianza non valgono più. Così negli uffici di Maddaloni si cambia registro: dove sono fioccate «sentenze ammazza multe», per la gestione non regolamentata, non tarata e non strumentalmente a norma degli autovelox adesso non si potrà più confutare la «legittimità delle acquisizioni strumentali e la correttezza dei dati prodotti dalle strumentazioni elettroniche». È tramontata un’epoca per gli avvocati del territorio. Esiste un doppio orientamento giurisprudenziale: le multe per gli autovelox continuano ad essere rottamate, se non conformi ai protocolli, ma quelle per i sinistri e gli incidenti non più. La situazione è paradossale: per anni, le sentenze del Giudice di Pace di Maddaloni hanno ridato speranza anche a quanti sono già stati colpiti dalle onerose sanzioni per eccesso di velocità purché gestite da società private. Bocciato sistematicamente il servizio di «esternalizzazione dell’autovelox». Ora, il medesimo principio dei «nullità giuridica» non può essere applicato alla scatole nere della compagnie assicurative per due motivi: deve essere dimostrato il malfunzionamento delle stesse o l’errore dei rilevamenti satellitari. Quello che vale per gli autovelox non vale più per le «black box»: medesima tecnologia elettronica due metri di giudizio differenti.
FONTE ilmattino.it
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