Chi risponde dei danni provocati ad apparecchi elettrici in seguito ad un black-out
Spesso in Penisola Sorrentina un semplice temporale porta con sè brevi blackout.
Oltre al disagio del buio non voluto e del intermittente spegnersi/accendersi di luci e tv, si scopre poi che alcuni apparecchi elettronici hanno riportato dei danni, non solo per la sospensione dell’alimentazione, ma anche per gli sbalzi di tensione spesso correlati ai tentativi di ristabilire il servizio. Al di là dell’eventuale perdita di dati nel computer in funzione e al danneggiamento possibile nell’hard disk in scrittura al momento del black-out, ciò che puntualmente si danneggia irrimediabilmente sono gli alimentatori e i caricabatterie, apparecchi molto sensibili agli sbalzi di tensione.
Chi risarcisce questi danni?
Purtroppo dobbiamo rilevare che le società fornitrici di energia elettrica, più o meno lecitamente, si sono ampiamente tutelate dal pericolo di dover risarcire danni da black-out, inserendo apposite clausole nelle microscopiche e lunghissime “condizioni generali di fornitura” che vengono sottoscritte al momento dell’attivazione del servizio (e che nessuno ovviamente ha mai letto nel dettaglio).
Le società elettriche, infatti, si appellano al fatto che il temporale sia una forza maggiore contro la quale essa non ha alcun potere di controllo e prevenzione (“fatto accidentale imprevedibile”).
Al gestore del servizio elettrico basterebbe dimostrare che il danno all’elettrodomestico provocato dal blackout è dovuto a un caso fortuito diverso da un normalissimo (e quindi evitabile) aumento di tensione. Aumento di tensione che, altrimenti, si ritiene addebitabile al malfunzionamento di un giunto fra cavi interrati.
In aiuto dei comuni mortali è intervenuta una recente sentenza che ha stabilito che un temporale non può considerarsi un evento tanto imprevedibile da non far adottare misure volte ad evitare che esso possa danneggiare gli elettrodomestici di casa. Pertanto, la compagnia elettrica deve risarcire i danni subiti da uno sbalzo di tensione cui è seguito il blackout.
La società della luce che voglia evitare il risarcimento dei danni dovrebbe dimostrare che la colpa del blackout e dello sbalzo di corrente è stato dovuto a oggetti non sotto la propria custodia, come ad esempio eventuali alberi abbattutisi sulle linee aeree.
È possibile fare reclamo?
Se si è certi che l’interruzione della corrente e il relativo sbalzo abbia determinato come conseguenza il guasto dei propri apparecchi elettronici quali: tv, pc, elettrodomestici vari, allora è possibile fare reclamo. Il fornitore di energia elettrica ha 40 giorni di tempo per rispondere.
Se l’interruzione di erogazione dell’energia elettrica ha una durata di almeno 8 ore, automaticamente scattano (o dovrebbero scattare) una serie di rimborsi in bolletta (che vanno fino ad un massimo di 300 euro ad evento). Anche in questi caso però il rimborso non è quasi mai automatico ma è necessario inviare un reclamo.
Per qualsiasi informazione e delucidazione in merito alla problematica segnalata è possibile rivolgersi alla Sede Adiconsum di Piano di Sorrento al Corso Italia 210.
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