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I love SORRENTO
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L’emergenza Coronavirus sta generando una grave crisi in tutto il settore turistico, in quanto le necessarie misure restrittive per arrestare il virus hanno portato alla progressiva sospensione di tutte le attività turistiche. Il desiderio di tutti è quello di far ripartire al più presto quello che è, oltre a un settore economico fondamentale per la nostra penisola, un motivo d’orgoglio per i sorrentini.
LeggimiGratis nell’esprimere il proprio sostegno a favore del comparto turistico, ha deciso questo mese di presentare ai suoi lettori la lodevole iniziativa intrapresa all’estero da Dionisio Tramontano, un sorrentino verace che da qualche tempo si divide tra l’Italia e la Danimarca. Diffondere le meraviglie del Bel Paese è l’obbiettivo principale del nostro compaesano che è impegnato nella pubblicazione di una serie di articoli che stanno riscuotendo un notevole successo in Danimarca per lo stile semplice e diretto con il quale si rivolge al lettore danese.
Il pezzo che riportiamo (tradotto in italiano dall’autore stesso) è di recente comparso nella celebre rivista culturale KULTURINFORMATION di Copenaghen al fine di invogliare sempre più turisti a scegliere la penisola sorrentina come meta delle prossime vacanze.
UN INVITO A VISITARE L’ITALIA
Tanti anni fa, in tempi lontani quando ancora non c’erano auto né aerei e non c’era elettricità nelle case. Quando i negozi e persino le strade erano illuminati dai ceri o dal petrolio. E ancora più indietro nel tempo… tra l’VIII e il VII secolo prima della venuta di Cristo, i coloni dell’antica Grecia iniziarono ad occupare e a stabilirsi sulle coste dell’Italia meridionale e della Sicilia importando forme di governo democratico, artistiche e culturali dell’antica scuola greca (Sxoleia ellenico).
E quando lo sviluppo politico, economico, culturale e sociale si stabilì nell’Italia australe o meridionale, Roma si eresse crescendo con il suo impero, devastando e conquistando nazioni vicine e lontane. Continuò la sua corsa sino alla solennità delirante e assoluta. Fu in questi frangenti che Roma formò alcuni coloni e mezzadri dando loro la possibilità di elevarsi nelle alte sfere della cultura e della tecnica. Infatti fu durante il regno di Roma che l’arte e la cultura ebbero e raggiunsero la loro massima espressione. Così pure le tecniche commerciali, stradali, sociali e sì, anche belliche si perfezionarono oltre ogni dire.
Fu così che l’imperium caelestium fu considerato un governo molto importante, con un’organizzazione socio-politica molto avanzata lasciando così un segno concreto e tangibile nella storia dell’umanità.
Con la fine dell’Impero Romano d’Occidente finisce anche la cosiddetta antichità e inizia il Medioevo con il suo oscurantismo dove si erse un’opposizione sistematica che ecclissò il diffondersi dell’istruzione, del progresso e dell’evoluzione socio-economica. Ma in realtà il sacro romano impero (imperium caelestium) continuò in forma frammentata per molti anni ancora.
Continuando ad andare avanti nel tempo ci ritroviamo di nuovo nella cosiddetta età moderna, dove le case, i negozi e anche le strade erano illuminate da ceri e dal petrolio, e ancora più avanti nel tempo, dove auto a motore scorrono e percorrono le strade di tutto il mondo e dove gli aerei solcano i cieli. Sino ai nostri giorni.
Questa piccola panoramica della storia italiana ci aiuterà a capire chi sono gli italiani.
L’Italia è un paese stretto e lungo. Circa 1.300 km in linea di aria dalle Alpi Aurine sin giù a Lampedusa. Ma percorrendola in auto dalle Alpi Aurine sin giù alla Calabria, attraversando la Sicilia e la Sardegna dovrebbe coprire i 2.000 km di lunghezza. Questo ci fa ben capire come costumi e culture cambiano a volte anche drasticamente. Anche in Danimarca, una piccola nazione con circa 6 milioni di abitanti, c’è una grande differenza tra la parte settentrionale e quella meridionale della Zelanda e dello Jutland. Tra Nord e Sud ci sono differenze comportamentali, ma soprattutto differenze alimentari. Detto in breve il Nord ama la polenta con il coniglio, mentre il Sud ama gli “spaghetti c’a pummarola ‘ncoppa”.
L’ITALIA INVITA I DANESI
È possibile vivere la cultura e lo stile di vita italiano venendo e soggiornando alcune settimane o mesi in Italia. Può essere economico vivere in Italia anche per un periodo di tempo lungo se non si scelgono località turistiche famose, e se lo si fa nei periodi di bassa stagione. Molti danesi vivono permanentemente in Italia, soprattutto in Toscana (forse perché c’è buon vino?), ma anche in altre parti d’Italia, come Roma, la Costiera Amalfitana e Sorrento, il mio paese natio, da cui sono facilmente raggiungibili Positano, Ravello, la Costiera Amalfitana, Pompei, Capri, Paestum e tante altre belle località.
Andate a Sorrento e scoprite il mare incantevole, il sole brillante, l’aria profumata di agrumi, il buon cibo, il vino paesano e il panorama mozzafiato.
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