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Vacanze Meglio mare o città d’arte?

Autore: Luca Ricciardi | Pubblicato Luglio 2016 in Cultura

Gli appassionati del mare da oggi hanno un altro buon motivo per decidere di trascorrere le vacanze al mare. La maggior parte delle persone sono per lo più schiave dello stress e dimentica quanto è importante il contatto con la natura e in particolare con l’acqua. Una recente studio scientifico americano ha scoperto il legame nascosto tra l’acqua e la mente. La ricerca condotta dai ricercatori della California ha valutato gli effetti positivi che l’acqua produce sul corpo umano e sul cervello, in particolare con riferimento ai processi fisiologici e cerebrali che si verificano quando si entra in contatto con l’acqua.

• Dopo oltre dieci anni di ricerca scientifica si ha la prova che la vicinanza all’acqua riduce l’ansia, aumenta la creatività, rafforzare il legame con la natura, migliora la salute e il benessere generale.
• Uno studio ha tracciato i livelli di benessere di circa 22mila partecipanti ai quali veniva chiesto di valutare il loro grado di felicità in diversi momenti. Più di un milione le risposte ricevute secondo le quali la maggioranza ha dichiarato di essere più serena quando si trova all’aria aperta, ma ancora di più quando si trova vicino all’acqua.
• Un altro esperimento ha analizzato il rendimento e la concentrazione di due gruppi di studenti impegnati a prepararsi per degli esami importanti. Ad alcuni sono state assegnate stanze con vista panoramica su paesaggi di natura come mare, laghi; ad altri, invece, stanze con vedute urbane. Come risultato il primo gruppo aveva conseguito punteggi più alti e dimostrava anche una maggiore capacità di attenzione funzionale.
• Infine il blu è risultato essere anche il colore preferito nel mondo. Un progetto di ricerca ha chiesto a 232 persone in tutto il mondo di indicare il proprio colore preferito. La risposta? Il blu ha vinto su tutti gli altri colori. Il motivo è semplice: si vive in un pianeta fatto principalmente di sfumature di blu nel mare e nel cielo, è più che normale che il cervello apprezzi un simile spettacolo.