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Tutti ti guardano storto? Fatti una bella dormita

Autore: Luca Ricciardi | Pubblicato Ottobre 2015 in Cultura

“Interpretare le espressioni facciali degli altri permette di decidere come interagire con chi si ha di fronte e di conseguenza influenza la reazione dell’interlocutore” ha detto il professore di psicologia e neuroscienze presso l’Università della California Matthew Walker.

Determinante in questo processo di valutazione la qualità, ma soprattutto la quantità di tempo dedicata al sonno. Pare infatti che non dormire a sufficienza inneschi uno stato di allerta maggiore che porta a sovrastimare il pericolo e considerare un nemico chi ci sta accanto.
Questi i risultati dello studio pubblicati dal ricercatore e dal suo team nel Journal of Neuroscience. Dati particolarmente preoccupanti se si considera che due terzi delle persone nei paesi sviluppati non riescono a dormire a sufficienza. Particolarmente a rischio gli studenti che tirano una notte intera per studiare e chi lavora di notte come il personale medico del pronto soccorso e gli agenti di polizia.
Per l’esperimento sono stati scelti 18 volontari a cui è stato chiesto di valutare 70 diverse espressioni facciali che andavano da amichevole, neutre o minacciose. L’esperimento è stato ripetuto due volte: dopo una buona notte di riposo e successivamente dopo una notte in bianco.
La risonanza magnetica funzionale ha permesso di monitorare queste operazioni e di giungere alla conclusione che il cervelli privati del sonno, non solo non sono in grado di distinguere correttamente tra una faccia minacciosa e una cordiale, ma se assonnati tendono a interpretare come minacciosi anche i volti neutri o amichevoli.
Questo potrebbe spiegare perché le persone che soffrono d’insonnia hanno una vita sociale meno soddisfacente e sono generalmente più pessimiste.