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Tapis roulant o strumento di tortura? La storia dell’attrezzo da fitness più famoso

Autore: a cura di S.R. | Pubblicato Novembre 2020 in Cultura

Oggi il tapis roulant è un must have per ogni palestra e cresce il numero di coloro che lo acquistano per utilizzarlo a casa. Adesso anche gli animali hanno un tapis roulant; servono ai veterinari per la riabilitazione degli animali domestici. Ma chi ha inventato e quando è diventato famoso il tapis roulant?
Fu un certo William Cubitt che, dopo aver osservato i prigionieri passare gran parte della loro giornata in uno stato di totale inattività, nel 1818 ebbe l’idea di progettare il treadwhell, un crudele strumento di castigo per punire i detenuti più ostinati. Ogni giorno, i prigionieri erano obbligati dalle guardie carcerarie e nella monotonia più assoluta a marciare per otto ore senza spostarsi. Il calpestio dei carcerati faceva girare una ruota in modo da creare l’energia necessaria per pompare acqua o muovere una macina per schiacciare il grano. Si trattava di fatto di una macchina a propulsione umana. Durante turni estenuanti i forzati salivano l’equivalente virtuale di una rampa di scale alta più di 2.000 metri, rischiando la vita: quest’obbligo, unito alla dieta povera ed alle pessime condizioni igienico-sanitarie, provocava il diffondersi di malattie e malnutrizione. Nel Regno Unito il treadwhell restò in auge fino al 1889 quando il Prison Act abolì i lavori forzati, riconoscendo che il lavoro all’interno delle prigioni avrebbe dovuto avere scopi costruttivi.
Successivamente Claude Lauraine Lagen, un cittadino americano residente a New York City brevettò nel 1917 il primo tapis roulant (treadmill) per allenarsi. La “training machine” inventata e descritta nel progetto era composta da una base rettangolare su cui il progettista aveva montato dei rulli ricoperti da un nastro antiscivolo. La macchina era anche dotata di quattro supporti in gomma.
Nel 1952, un medico americano il cardiologo Robert Bruce ebbe l’idea di usare il tapis roulant per sviluppare un protocollo di diagnosi per pazienti cardiopatici. In seguito alle sue ricerche, nacque il primo treadmill per scopi medici. Dalle sue scoperte sviluppò il protocollo Bruce, il quale prevedeva che il paziente camminasse su un tapis roulant con una serie di elettrodi attaccati al torace allo scopo di controllare il battito e le funzioni respiratorie prima, durante e dopo l’esercizio. Questo test diagnostico sul tapis roulant è utilizzato ancora oggi nella valutazione della funzione cardiaca.
Nel 1968 il dottor Cooper pubblicò un libro destinato a diventare famoso in cui coniava il termine “aerobica”. Secondo gli studi del dottor Cooper bastavano otto minuti di corsa al giorno per migliorare le condizioni di salute di chiunque. Colpito dalle tesi del padre dell’aerobica, e intenzionato a correre ogni giorno come suggerito dal dottor Cooper, l’ingegnere americano William Staub decise di costruire un modello di tapis roulant a basso costo. Il successo fu così grande che ben presto Staub lasciò il suo lavoro di ingegnere aerospaziale per dedicarsi al tempo pieno al progetto dei tapis roulant.
Nel 2006, la celebre rivista “Runner’s World” gli dedicò un articolo intitolato “Our favorite Things: 40 Years of Running Gear Innovation”, in cui attribuiva al signor Staub il merito di aver creato le condizioni per correre in qualsiasi momento! E fu così che i personal trainer si sostituirono agli aguzzini delle carceri…