Allergie stagionali. La mascherina le tiene a bada
Si è aperta la tanto fastidiosa stagione delle allergie. Come ogni anno la fioritura delle piante e la trasmissione nell’aria di svariati tipi di polline hanno iniziato a dare il tormento a migliaia di persone. L’allergia può rivelarsi parecchio fastidiosa, i sintomi più comuni riguardano naso-occhi-gola, ma può portare anche mancanza di concentrazione, stordimento. Poco o nulla è possibile fare per prevenire l’inalazione dei pollini salvo chiudersi ermeticamente in casa tutto il giorno.
Per affrontare questo periodo difficile, i soggetti allergici oltre a contare sui farmaci previsti, adesso possono avvalersi di un altro valido alleato: la mascherina. Coprendo naso e bocca si riducono notevolmente le possibilità di venire a contatto con queste sostanze e di riduce significativamente la sintomatologia allergica. Questo succede perché la mascherina, se usata nel modo corretto, è in grado di fornire alle nostre vie aeree un “filtro” che impedisce il passaggio di polveri e pollini nei periodi dell’anno in cui l’aria è impregnata.
Può davvero una mascherina salvare dalle allergie stagionali?
Lo studio condotto dall’Associazione allergologi ed immunologi italiani territoriali ospedalieri sezione Campania, i cui risultati sono stati pubblicati su “Rhinology”, autorevole pubblicazione scientifica internazionale, hanno dimostrato l’importante effetto protettivo svolto dalle mascherine.
Ai 291 pazienti con allergia esclusiva ai pollini primaverili esaminati nel 2020, in pieno lockdown, nei 13 centri di allergologia affiliati all’Aaiito, Associazione allergologi ed immunologi italiani territoriali ospedalieri sezione Campania, coadiuvati dai dati ambientali dell’Arpac Campania, è stato chiesto di valutare l’entità dei sintomi nasali e oculari nella primavera 2020 (con l’uso della mascherina) rispetto allo stesso periodo del 2019 (senza mascherina) nonché il numero medio di ore giornaliere durante le quali si indossavano le mascherine.
I risultati dello studio hanno dimostrato che l’uso di tali dispositivi sanitari ha effettivamente migliorato i sintomi nasali (starnuti, naso che cola, naso chiuso) della rinite allergica da pollini rispetto alla primavera precedente. I miglioramenti erano più evidenti quanto più era prolungato l’uso della mascherina fuori casa.
Quali sono le mascherine antiallergiche che funzionano meglio?
Non tutte le mascherine sono uguali, le più indicate per chi soffre delle allergie primaverili sono le mascherine FFP2. Questi dispositivi di protezione individuale, che possiedono la marcatura CE e sono conformi alla norma europea EN 149, possiedono una capacità filtrante del 95%. Sono in grado di proteggere l’organismo da polveri, fumi, agenti patogeni e inquinanti di dimensioni davvero piccole.
Si tratta della prima dimostrazione scientifica che ‘certifica’ l’utilità dell’indossare la mascherina per prevenire sintomi nasali soprattutto nei mesi di intensa pollinazione. La mascherina quindi non è solo uno degli aspetti collaterali della pandemia, ma si è rilevata un’efficacia risorsa contro le allergie stagionali.
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