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Teatro in Pillole sfonda anche in Penisola sorrentina

Autore: a cura del dott. Carlo Alfaro | Pubblicato Febbraio 2019 in Cultura

Dopo i successi del 2018, in estate nella rassegna “Summertime” di Villa Fiorentino, e nel periodo natalizio nella programmazione “Napul’è...Natale!” di Piano di Sorrento, “Teatro in pillole”, il format ideato, diretto e condotto da Stefania Russo, si profila come una realtà artistica ormai consolidata e seguita anche in Penisola sorrentina, come ormai da cinque anni a Napoli.
A Sorrento, Teatro in Pillole ha debuttato a Villa Fiorentino il 5 settembre, grazie alla Fondazione Sorrento, presieduta da Gianluigi Aponte e guidata dall’amministratore delegato Gaetano Milano, con la collaborazione del Comune di Sorrento con il sindaco Giuseppe Cuomo, mentre il 22 dicembre il Comune di Piano Sorrento, grazie al sindaco Vincenzo Iaccarino, all’assessore Carmela Cilento e al responsabile Ufficio cultura Giacomo Giuliano, ha affidato alla kermesse gli auguri di Natale alla cittadinanza presso il Centro Culturale Comunale in Via delle Rose.
L’originale format consiste nell’esibizione di attori o compagnie teatrali in piccoli atti performativi, pillole di talento e recitazione, della durata massimo di dieci minuti ciascuno, in gara tra loro. Alla fine il pubblico è invitato a decretare un vincitore in base al suo voto, mentre una giuria specializzata decide il voto tecnico. Grazie a questa formula agile e godibile, tutti possono apprezzare e amare il teatro, preso a piccole dosi, anche il pubblico che abitualmente non frequenta le sale teatrali.
Ogni incontro di Teatro in pillole è diverso ma ugualmente intenso: “un pienone di gente e belle emozioni, un evento poliedrico fatto di momenti di teatro, danza, proiezioni, musica, comicità e tanta tanta umanità”, spiega Stefania Russo, che lo ha creato, come racconta sempre, quasi per gioco, con l’intento di organizzare delle serate fra amici un po’ diverse dal solito, in grado di coniugare l’aspetto ricreativo con quello artistico, proponendo pillole di arte intese come pillole di vita. Forse non si aspettava tanto successo, ma sentiva fin da subito che qualcosa di bello poteva prendere forma, perché era una cosa in cui credeva e che piaceva e divertiva prima di tutto a lei stessa.
Oggi Stefania è uno dei personaggi più amati a Napoli, seguitissima sui social e capace di trasformare in sold out tutti gli eventi che organizza, il suo brand è sinonimo di qualità e successo: “Credo cio’ sia dovuto alla passione ed entusiasmo che ci metto, emozioni sempre contagiose da cui le persone si lasciano travolgere, diventando protagoniste più che spettatrici”, spiega. Dopo una laurea in Lettere con indirizzo musica e spettacolo, ha iniziato a lavorare come organizzatrice di eventi, inventando format nuovi e originali. Nelle sue trasferte sorrentine, Stefania è stata accompagnata da me, Carlo Alfaro, che l’ho conosciuta a Napoli, partecipando attivamente, come attore, alle puntate di Teatro in pillole: innamorato del format a mio avviso geniale, l’ho introdotta nel cuore delle serate in Penisola e coadiuvata nella loro conduzione.
Giudice della manifestazione in Villa Fiorentino è stata Eleonora Di Maio, affinata e colta regista e autrice teatrale e direttrice artistica dell’Accademia “On Broadway Musical Theatre& Dance”, prestigiosa scuola di musical, teatro, canto e danza di Sorrento che mira a formare futuri performer dello spettacolo, grazie a un nutrito numero di insegnanti professionisti nelle svariate discipline dell’arte scenica. I suoi talentuosissimi allievi hanno offerto nella serata un estratto del loro musical “Storie da…Scugnizzi”.
Nella serata a Piano di Sorrento, la giuria critica è stata costituita ancora Eleonora Di Maio, affiancata stavolta da Antonio Volpe, firma importante del giornalismo in Penisola sorrentina e a Roma, dove si è trasferito da qualche anno in qualità di Dirigente scolastico del Liceo Pascal, oltre che direttore artistico di associazioni culturali come il Circolo Endas Penisola sorrentina, riviste ed eventi di spessore, e Annalisa Renzulli, attrice intensa e sensibile, famosa per essere la protagonista della pluripremiata opera firmata dal maestro Riccardo De Luca, “Eleonora Pimentel Fonseca, con civica espansione di cuore”, ormai un classico moderno del teatro partenopeo.
Eccellenti tutti i concorrenti, che hanno avuto l’umiltà di mettersi in gioco nella gara nonostante l’alta statura artistica della loro affermata professionalità: ognuno ha apportato contributi divera arte teatrale, dal cabaret al drammatico, dalla prosa alla poesia. Alcuni artisti sono stati presenti sia nell’edizione di Sorrento che di Piano di Sorrento, come Ambrogio Coppola e Sisa Iaccarino, che hanno vinto la gara a Sorrento, e Alfonso D’Antuono, vincitore a Piano di Sorrento. Ambrogio Coppola e Sisa Iaccarino sono l’anima del Laboratorio Teatrale Unitre Penisola Sorrentina sezione di Piano di Sorrento sotto l’egidia di Franco Cristallo, e del Laboratorio San Giuseppe condotto a Sant’Agnello da Franco De Angelis. I loro spettacoli di impianto comico, ispirati alla commedia classica napoletana, attirano ogni volta un folto pubblico di estimatori di ogni età. Ambrogio si diletta anche a scrivere testi teatrali: al suo attivo 5 commedie e numerosi sketches irresistibili, come quelli proposti nelle edizioni di Teatro in pillole in Penisola: a Villa Fiorentino “L’equivoco”, con in scena con lui e Sisa anche la brillante Lucia De Maio, a Piano di Sorrento “Sapete l’ora?!”. Con Ambrogio e Sisa si ride, e tanto, ma con leggerezza, brio e signorilità, come nel loro stile. Alfonso D’Antuono è uno dei più apprezzati e seguiti cabarettisti campani. Il suo genere si ispira al Cafè Chantant, all’avanspettacolo, alla tradizione della commedia buffa d’improvvisazione, alla drammaturgia verista di Raffaele Viviani e alla realtà dei vicoli e quartieri di Napoli cui attinge. Il suo è un talento sanguigno e spontaneo, di immediata comunicazione e potente impatto. Ha debuttato giovanissimo con La Gatta Cenerentola di De Simone ed è stato in compagnia con Peppe Barra, ha lavorato anche in tv (La sai l’ultima) e al cinema. Ha scritto lo spettacolo “La Pirofila” e attualmente è in giro con la sua compagnia teatrale “E Scapestrati” col testo da lui scritto e diretto “Io e Bammenella”, ispirato a “Bammenella ‘e copp’ ‘e Quartiere”, canzone simbolo di Raffaele Viviani. A Villa Fiorentino ha proposto un irresistibile estratto di questo lavoro, a fianco del bravissimo Fedele Perillo, mentre a Piano ha conquistato il premio del pubblico e quello della critica, con una sua sentita, emozionata ed emozionante rivisitazione della maschera di Pulcinella: il testo “Ah! ..Pulcinella song’io”, da lui scritto, diretto e interpretato, è un suo personalissimo omaggio in prosa e musica al mito della maschera simbolo della cultura napoletana.
Presente in entrambe le edizioni peninsulari anche Benito Gaudino Raimo: attore stabiese di teatro, tv e cinema di grande talento ed espressività, che si distingue nel panorama artistico italiano anche per il suo forte impegno sociale: presidente dell’associazione nazionale “Attori per la vita”, dedita ad attività di solidarietà, è ideatore e promotore di varie campagne sociali, contro femminicidio, bullismo, omofobia, discriminazioni, attraverso spot da lui ideati, diretti e interpretati, oltre ad essere ambasciatore di interventi di solidarietà in Africa, volontario con l’Associazione Carabinieri presso il Santuario di Pompei, artefice della creazione di un bracciale, “Un remo salva la vita” per raccogliere fondi per le donne vittime di violenze. Presenta spesso eventi culturali e di moda. Benito è anche autore di un romanzo autobiografico, dedicato ai suoi genitori adottivi, dal titolo “Il bambino che viene dal nulla”. A Sorrento ha interpretato un monologo tratto dal film “The big Hakhuna”, a Piano il “Discorso all’Umanità” tratto dal film-capolavoro pacifista e antimilitarista di Charlie Chaplin “Il Grande Dittatore”.
Presente in entrambe le edizioni anche Marilena Altieri: pittrice e attrice sensibile e appassionata, regina dei reading in Penisola sorrentina, a Sorrento si è cimentata nella poesia di Charles Bukowski “Non ho smesso di pensarti”, a Piano nei versi di “Non ti amo come se fossi rosa di sale” del poeta, Premio Nobel 1971, Pablo Neruda.
Solo a Sorrento si è esibito invece Giuseppe Gifuni: attore, drammaturgo, regista, lega il suo nome al mitico Massimo Troisi, conosciuto per caso quando era ancora carabiniere, e alla cui memoria ha consacrato la sua carriera artistica. Per Teatro in Pillole Giuseppe ha indossato la maschera di Pulcinella, interpretando un percorso narrativo scritto di suo pugno sulla nascita delle gags di Massimo Troisi, da La Smorfia ai film: in meno di 10 minuti, usando esclusivamente battute tratte dai lavori di Troisi, Gifuni ha saputo tracciare l’intero percorso artistico del divo.
Sempre solo a Villa Fiorentino si sono esibiti due habituè delle serate di Teatro in pillole a Napoli: Giuseppe Cerasuolo, autore di monologhi e testi che lui stesso porta in scena, come quello che ha proposto al pubblico sorrentino, “Tango smascherato”, accanto alla bellissima Anna Letizia, e Stefania Ciancio, avvocato con la passione sviscerata per la recitazione, diplomatasi al Diana e collaborante con diverse compagnie napoletane, che a Sorrento ha interpretato il testo “Donne in Rinascita” di Jack Folla.
Premio della critica a Sorrento Paolo Di Somma, al secolo Prestigiatore Sannel, un artista che utilizza la magia come forma completa di spettacolo. Grande riscontro a Villa Fiorentino anche per Nunzio Bellino, animatore e attore, che ha raccontato, con un toccante testo dello sceneggiatore e regista Giuseppe Cossentino, la sua disabilità, una rara patologia a trasmissione genetica, la sindrome di Ehlers-Danlos, che lo rende “l’uomo elastico”.
New entry invece per Teatro in pillole a Piano di Sorrento, la bravissima attrice stabiese Alessandra Vozza, con la sua verve inconfondibile, la voce calda, una vita intera dedicata alle tavole del palcoscenico. Scoperta dal compianto maestro Nicola D’Auria, da qualche anno è attrice di punta della compagnia “E Scapestrati” di Alfonso D’Antuono. Ha presentato una sua lettura - preceduta dalla colta introduzione di Rita Varone- del monologo “La Madonna delle rose”, da “Filumena Marturano”, di Eduardo de Filippo, del 1946 ma di sconcertante attualità.
Sempre a Piano, segnalazione speciale della giuria tecnica per l’originalità e la capacità di sperimentare linguaggi nuovi espressa dalla compagnia di Gian Maria Talamo, I Murattori, con due validissimi attori, Vincenzo Mascolo e Marta Strazzoso, impegnati in una riduzione teatrale del racconto “Perché il sangue è vita” di Francis Marion Crawford, lo scrittore e drammaturgo statunitense di fine ‘800 noto soprattutto per le sue opere horror, che visse e morì a Sant’Agnello.
Diplomato attore all’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica Silvio D’Amico in Roma nel 1990, dopo aver lavorato con i grandi del teatro, Gian Maria ha fondato a Positano la Compagnia Teatrale Abusiva dei Murattori, che, rifiutando i cliché del teatro amatoriale, si distingue per l’impegno nel teatro sociale e nel recupero della storia e delle tradizioni del territorio utilizzando un linguaggio scenico ermetico, minimalista e multidisciplinare.
Molto gustosi i premi in palio nelle due edizioni, sia per gli artisti vincitori che per un fortunato estratto tra il pubblico: a Sorrento un percorso termale e massaggio, messo a disposizione da SPA ULYSSE, l’elegante DAY SPA di Sorrento, a Piano i famosi panettoni artigianali del Bar Nuccio di Pinella Pollio, Pasquale e Tato Sessa, sito al Corso Italia a Piano di Sorrento. Gli addobbi floreali a Sorrento sono stati offerti da Floralia, a Piano dal Laboratorio Floreale Aiello. E poiché Teatro in pillole non è solo teatro, a Villa Fiorentino c’è stata anche la performance canora di Alessandra Volpe, formatasi all’Accademia di Eleonora e poi perfezionatasi alla Scuola del Teatro Musicale di Novara, mentre a Piano si sono esibiti: Sergio Carlino con virtuose interpretazioni delle più belle canzoni di Natale di tutti i tempi; i Barabba, una band di tre giovani eccellenti musicisti napoletani già con un primo album di successo all’attivo, intitolato “Barabba e Burattini”, espressione di un genere che Riccardo de Filippis, frontman del gruppo, definisce “rockabilly”, in quanto fonde diverse influenze e stili musicali, come il rock‘nroll, il country, il blues; la Asd Spaziodanza Sorrento, diretta da Mariana Gargiulo e Mariangela Morvillo, con un passo a due di modern jazz eseguito da Anna Cinque e Ilenia Astarita; un irresistibile Babbo Natale impersonato dall’attore Gennaro D’Auria della compagnia E Scapestrati.
Video e foto sono stati affidati in entrambe le occasioni a Mda set comunications di Lina e Michele De Angelis, artisti e fotografi santanellesi che dimostrano sempre coi loro reportage come, quando si dice “la fotografia è luce” non si faccia solo riferimento alla luce fisica che definisce l’etimologia del termine (che deriva dalle parole luce e scrittura in greco), quanto alla luce interiore che anima persone e luoghi, colti e sapientemente messi in evidenza dalla maestria del loro obiettivo.
Valletta d’eccezione, la piccola Flavia Cimmino, direttamente da Roma, con la sua verve e disinvoltura già da consumata diva del palcoscenico, accompagnata dalla mamma Paola Perrella, il papà Stefano e la sorellina Claudia.
Mi sento di concludere questo racconto col pensiero che Paolo Grassi formulò a proposito del teatro, in sintonia con l’opera meritoria di promozione del mezzo che Teatro in pillole mira a realizzare: “Noi vorremmo che autorità e giunta comunali, partiti e artisti si formassero una precisa coscienza del valore essenziale del Teatro, considerandolo come una necessità collettiva, come un bisogno del cittadino, come un pubblico servizio alla stregua della metropolitana e dei Vigili del Fuoco”.