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Mutui bancari e tassi di interesse usurari

Autore: Avv. Patrizia Cappiello | Pubblicato Giugno 2015 in Cultura

È vero che le banche applicano tassi usurari? Come posso capirlo e, soprattutto, come posso agire per tutelare i miei interessi?

Quando le banche concedono un finanziamento possono applicare diversi tipi di tasso d’interesse, se questi superano il tasso soglia dell’usura, previsto dalla legge anti-usura (n. 108/1996), sono tassi usurari e si può chiedere la restituzione degli interessi già versati e corrispondere per il futuro la sola quota capitale. Infatti si applica l’art. 1815 secondo comma del codice civile, che prevede: “Se sono convenuti interessi usurari, la clausola è nulla e non sono dovuti interessi”.

La legge anti-usura vieta espressamente il superamento del limite rilevato trimestralmente dal Ministero dell’Economia e dalla Banca d’Italia. Limite che, come ha precisato la Corte di Cassazione con la sentenza n. 305/2013, va calcolato prendendo in considerazione tutte le spese e le voci di costo relative all’erogazione di una somma di denaro in prestito, compresi gli interessi di mora. La sentenza citata riporta un’interpretazione letterale del testo di legge che fa riferimento ad “interessi e ogni altra utilità” quindi il calcolo del tasso di usura non va fatto considerando solo gli interessi pattuiti per contratto bensì sommando tutti gli importi addebitati dalla banca: le penali, le commissioni, gli interessi di mora, le spese varie ecc..

Se queste cifre, sommate al tasso degli interessi, sforano la soglia dei tassi ufficiali, fissati in base alla legge antiusura, il mutuo è invalido, con la conseguenza che è possibile recuperare gli interessi pagati e annullare il contratto.

Per verificare se il contratto di mutuo o di finanziamento è usurario è necessario valutare, o far valutare da un esperto, il tasso concretamente e complessivamente applicato dall’istituto di credito e, appurato che supera il tasso soglia, dapprima diffidare la banca alla restituzione di quanto versato e, se non si raggiunge una soluzione bonaria, neanche attraverso l’istituto della mediazione, promuovere un giudizio innanzi al Tribunale.