I Templari e Sorrento
Esiste qualche legame tra la città di Sorrento e la storia dei Templari? Sicuramente sì e forse anche più di uno.
Dell’argomento, ancora una volta, si interessano i curatori del sito dedicato a “Il Meglio di Sorrento” che già da tempo hanno avviato la pubblicazione di una serie di testi relativi alla figura di uno dei tre cardinali che, oltre 7 secoli orsono, concessero l’assoluzione agli uomini che, agli inizi del Trecento, detenevano le più alte cariche dell’ordine monastico-cavalleresco.
La notizia di questa assoluzione è abbastanza recente perché risale al 2003 ed è stata divulgata dalla storica Barbara Frale grazie alla pubblicazione del libro intitolato: “Il Papato e il processo ai templari. L’inedita assoluzione di Chino alla luce della diplomatica pontificia”.
La scoperta, da più parti, è stata considerata sensazionale perché consente di leggere la storia dei cavalieri rossocrociati sulla cui scomparsa, a più riprese, è stata agitata l’infamante accusa di eresia. Proprio considerati eretici, infatti, gli ultimi templari sarebbero stati messi al rogo dagli aguzzini dall’allora re di Francia “Filippo il Bello”.
In realtà Papa Clemente V nel nutrire forti e motivate perplessità, decise di affidare a tre cardinali il compito di ascoltare i vertici templari e concesse loro la facoltà di assolverli. La qual cosa regolarmente avvenne, anche se, in grandissimo segreto.
Di quella assoluzione, però, è rimasta traccia in un antico manoscritto (compilato nella fortezza di Chinon dove erano rinchiusi gli imputati) che fino ai giorni nostri si riteneva essere andato perduto o, addirittura, non essere mai esistito. Il documento che rivela la sconcertante verità, invece, è stato a lungo custodito gelosamente nell’Archivio Segreto Vaticano e solo recentemente i suoi contenuti sono stati divulgati al grande pubblico.
Cosa c’entra Sorrento in tutto questo?
E’ presto detto: uno dei tra cardinali che concessero la più volte richiamata assoluzione ai Poveri Cavalieri di Cristo era un sorrentino e si chiamava Landulfo Vulcano (o Bulcano). In realtà questo importante personaggio è stato a lungo al centro di un deprecabile abbaglio e molti nel parlare del Cardinale Landulfo di Sant’Angelo lo identificarono in un appartenente alla famiglia napoletana dei Brancaccio e non, per l’ appunto, a quella sorrentina dei Vulcano. A svelare la verità, però, recentemente è intervenuto il sito dedicato a “Il Meglio di Sorrento” che ha in corso di pubblicazione una serie di approfondimenti in grado di dimostrare il fatto che quel celebre Landulfo poteva vantare i suoi natali nella Terra delle Sirene.
Articoli Cultura
- Cervello – intestino Una comunicazione a doppio senso
- Luna 1969 Invenzioni spaziali che hanno influito sulla nostra vita
- Sarà la persona giusta per me? Lo capisci nel traffico
- Sei un accumulatore tecnologico?
- Carenza di vitamine: Sintomi e Rimedi
- Vacanze e Terremoti: Si può avere il rimborso?
- Appartamento Danni da infiltrazioni
- TA-MOMENTI DI VITA La vita è bella!
- Come gestire gli attacchi di fame nel periodo estivo
- Volo dei droni quando è vietato?
- La carezza giusta riduce il dolore nei bambini
- Calma e sangue freddo
- Mascherine Più serenità per chi le indossa
- Carmine Pirozzi, un napoletano con Sorrento nel cuore
- La birra nell’epoca antica
- Lina e Michele De Angelis: coppia d'amore e d'arte
- Quanto incide l’immagine forte e positiva nell’economia globale di un Paese?
- Perché abbiamo smesso di guardarci negli occhi?