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Tricotage: perché è così importante lavorare a maglia!

Autore: Luca Ricciardi | Pubblicato Ottobre 2015 in Cultura

La maglia è diventata in questi ultimi anni una dei protagonisti delle collezioni di moda.
Una volta si diceva “fare la calza”, oggi invece l’arte di lavorare la lana ai ferri è ritornata in auge con un nome più accattivante: tricotage. Un tempo era riservato solo alle nonne, che sferruzzavano con grande abilità e realizzavano delle vere opere d’arte.

Adesso il lavoro a maglia sta appassionando molte persone in tutto il mondo, ma non solo le donne, anche molti uomini e tantissime star se ne sono innamorate. Il motivo principale della riscoperta di quest’arte antica è sicuramente il bisogno di rilassarsi e di staccare dalle pressioni quotidiane in una società frenetica, dove si è sempre di corsa.
Inoltre, lavorare ai ferri non è troppo impegnativo, come potrebbe essere ad esempio dipingere che implica una certa conoscenza delle tecniche, la pulitura del posto di lavoro e dei pennelli, il cambio d’abito e tutta una serie di operazioni che richiedono molto tempo di preparazione. Per lavorare a maglia invece basta un gomitolo due ferri e un po’ di fantasia oppure un giornale da cui seguire lo schema. Quando non si ha più voglia basta riporre via il lavoro che verrà poi ripreso in seguito senza problemi.

Ma ci sono anche altri motivi per iniziare a lavorare a maglia: sferruzzare fa bene alla salute!
Terapia psicologica: ferri e lana sono sempre più utilizzati come attività anti-depressiva perché attorno si crea una comunità fatta di incontri, consigli, lunghi pomeriggi a sferruzzare insieme;
Relax: concentrarsi su movimenti ripetitivi abbassa il livello del cortisolo nel sangue, stimola la produzione di betaendorfine, diminuisce il battito cardiaco, migliora la pressione arteriosa;
Demenza senile: studi condotti sugli over 65 dimostrano come sferruzzare, così come qualsiasi altra attività che sia in grado di stimolare la mente, aiuta il cervello a rimanere giovane e contrasta la demenza senile;
Felicità: lavorare con i ferri permette di rivalutare le proprie capacità, alimenta l’autostima e aiuta a vedere il mondo con occhi nuovi.