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Costi da sostenere nelle cause di lavoro

Autore: Avv. Patrizia Cappiello | Pubblicato Ottobre 2015 in Cultura

Mio marito deve affrontare una causa contro il suo datore di lavoro, io sapevo che non c’erano tasse da pagare invece l’avvocato gli ha chiesto un anticipo per il contributo unificato.

Nel processo del lavoro per il calcolo del contributo unificato (dovuto quando si inizia il contenzioso) conta il reddito familiare. Ai sensi dell’articolo 9 comma 1 bis del Testo Unico delle spese di giustizia nei processi di lavoro e previdenziali, le parti che sono titolari di un reddito imponibile ai fini dell’imposta personale sul reddito, risultante dall’ultima dichiarazione, superiore a tre volte l’importo previsto per il gratuito patrocinio, devono pagare il contributo unificato di iscrizione a ruolo. L’esenzione è prevista per i redditi fino a € 31.884,48, si tratta di un reddito familiare e non individuale e quindi non va calcolato solo sugli emolumenti del lavoratore parte in causa, ma su quelli di tutti i componenti del nucleo familiare, cioè di tutti coloro che risultino con lui conviventi all’anagrafe e che quindi appaiono sul suo certificato di residenza.
Questo naturalmente significa che sono sfavorite le famiglie con più redditi.