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Perché si dice portare scarogna?

Pubblicato Luglio 2019 in Sai Perché e Eureka

L’espressione dialettale, “portare scarogna o scalogna“, significa portare sfortuna, iella. L’origine del modo di dire è però incerta e dibattuta, in quanto, c’è chi ritiene che derivi dal termine latino calumnia (calunnia), ipotesi prevalentemente dotta, ma la maggior parte lo collegano allo scalogno, una specie di cipollotto. Secondo la tradizione popolare lo scalogno era uno degli alimenti più diffusi tra i meno abbienti e da qui deriverebbe il fatto che porta povertà, disgrazia. Numerose sono le fonti antiche che citano lo scalogno, come lo studioso friulano Valentino Osterman racconta che “Chi tocca quest’erba sarà per quel giorno sfortunato nel giuoco”. Sembra dunque probabile che l’origine sia da ricercarsi nel fatto che cipolla e scalogna erano il cibo delle classi sociali più basse e quindi sinonimi di miseria. La sua accezione negativa si è diffusa soprattutto tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del secolo scorso, quando le cipolle e le/gli scalogne/i costituivano gli alimenti principali delle mense dei poveri e perciò associato alla cattiva sorte dei meno fortunati. Da qui, forse, la convinzione popolare che la sfortuna al gioco perseguitasse chi quel giorno avesse toccato cipolle.