Estate, attenti all’Herpes
L’odiosissimo herpes labiale, causato dal virus herpes simplex (solitamente di tipo 1, molto raramente 2, causa di herpes genitale) è esperienza nota a molti (si stima una persona su tre): pizzicore, prurito, bruciore, tensione e gonfiore al labbro, o più raramente alla cute del viso, nella fase prodromica, che poi si tramuta in poche ore o in un giorno in pruriginose vescichette ripiene di liquido giallognolo, che evolvono aprendosi e confluendo a formare un’unica grande ulcera, per rapprendersi in un’antiestetica crosta sanguinante, per fortuna senza mai lasciare esiti cicatriziali.
Un intervento precoce con pomata antivirale può ridurre la durata dello sgradevole inconveniente, che comunque tende a guarire spontaneamente nel giro di una settimana. Altamente contagioso per contatto diretto con la saliva, nei bambini questo virus alla prima infezione può manifestarsi con la dolorosa gengivo-stomatite erpetica, che sovente richiede l’impiego dell’anti-virale per via orale. Una volta penetrato nell’organismo, l’herpes simplex, come gli altri virus appartenenti a questa famiglia, si indova nei nuclei dei gangli nervosi, dove tende a rimanere latente per tutta la vita, dando luogo a recidive ricorrenti in occasione di situazioni di stress fisico e mentale. Tra i fattori scatenanti la riattivazione, un ruolo frequente spetta all’esposizione prolungata e non controllata ai raggi solari, come pure a febbre e malattie infettive, mestruazioni e gravidanza, errori alimentari, forte stanchezza, traumi locali.
Non sempre innocuo (l’herpes simplex dell’occhio rappresenta una delle cause principali di cecità infettiva nel mondo, mentre la temibile encefalite erpetica è una delle più devastanti), l’herpes risponde bene agli antivirali aciclovir (per uso locale o sistemico) e penciclovir (per lo più ad uso locale). La foto-protezione della cute attraverso cappellini, T-shirt, occhiali scuri, filtri solari con fattore di protezione adeguato per il proprio fototipo, oltre a difenderci dagli effetti dei raggi UVB che causano le reazioni acute da danno cellulare e infiammazione, e dei raggi UVA, che combinatamente agli UVB danneggiano il DNA di diverse strutture cutanee, con effetti a medio-lungo termine di foto-invecchiamento e carcinogenesi, evitano anche la spiacevole riattivazione dell’indesiderato herpes simplex 1 sulla nostra pelle.
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