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Perché d’estate si registrano più infortuni sportivi?

Autore: dott. Francesco Di Maio | Pubblicato Giugno 2017 in Salute

Le giornate si allungano e con l’arrivo dell’estate aumenta il desiderio di uscire e praticare sport all’aria aperta. Il problema è che approfittare delle vacanze per fare attività fisica significa lanciarsi senza la dovuta preparazione atletica e così facendo si mette a rischio la propria salute. Non a caso, secondo le stime dell’I­stituto Superiore di Sanità nei mesi estivi si regista un incremento degli infortuni sportivi che richiedono un intervento medico. In cima alla lista degli infortuni che aumentano nella bella stagione si trovano traumi muscolari o alle articolazioni, stiramenti, strappi, rot­ture dei tendini e altro. La zona più colpita è la spalla, seguita dal ginocchio, dalla schiena, dai gomiti e dalle mani.

Quali sono gli sport che oltre ai normali rischi ag­giungono una pericolosità innata per alcune zone del corpo? Sono i tuffi, la bici o la moto, il beach volley, il surf, la moto d’acqua o lo sci d’acqua. Le due ruote procurano soprattutto danni alle ginocchia, mentre gli sport sulla spiaggia favoriscono le rotture tendinee. Il tennis, praticato senza dovuta preparazione, è parti­colarmente dannoso per gli over 60, soggetti a borsiti ed epicondiliti. Anche pratiche apparentemente in­nocue come la corsa possono nascondere profonde insidie. Chi non è abituato corre il rischio di ‘irritare’ un tendine degli arti inferiori e rovinarsi le ferie alla prima uscita.

Il consiglio del fisioterapista nel caso in cui si desideri fare sport e movimento in vacanza è di fare sempre stretching preparatorio prima di iniziare ad allenarsi, anche se fuori ci sono 30° gradi, perché l’alta temperatura non sostituisce mai un adeguato riscaldamento. Preparare i muscoli all’allenamento è sempre un ottimo strumento di prevenzione perché stimola la circolazione periferica.

Nel caso in cui si avverte dolore è molto impor­tante non sottovalutare nessun tipo d’infortunio, ma iniziare subito un trattamento conservativo: ovvero impacchi di ghiaccio e riposo. In casi di sofferenza par­ticolarmente intensa, rivolgersi al medico e al fisiote­rapista per una buona terapia manuale e il recupero del controllo e della forza muscolare.