Il mare e le sue regole
Durante i mesi più caldi dell’anno è giusto organizzarsi per trovare un appropriato sollievo da caldo e stress: la scelta migliore resta sempre quella di organizzare le giornate stesi al sole, per la giusta tintarella, ma molto vicini al refrigerio che generosamente il mare offre.
Per godersi un’estate all’insegna dell’abbronzatura giusta, senza però creare dei danni al nostro organismo, ci sono delle semplici regole da osservare. Bisognerebbe evitare di tuffarsi in acqua dopo essere stati per molto tempo al sole e nel pieno della fase digestiva, ovvero fino a tre ore dal pranzo. È inoltre opportuno evitare di tuffarsi se si accusa stanchezza per fatica fisica o per altre cause. Se il bagno in mare avviene dopo una lunga esposizione al sole, è suggerito entrare in acqua gradualmente, in modo tale che il corpo si abitui lentamente al cambio di temperatura. Resta inciso che bisogna partire bagnandosi la nuca, poi l’addome e, infine, il petto.
Il mare, con le sue onde e i suoi profumi, resta il luogo migliore per scaricare lo stress e la stanchezza, ma è importante non restare molto tempo nell’acqua: al primo sentore di freddo è opportuno risalire dall’acqua per trovare il giusto al sole. Tornare poi in acqua appena se ne avverte la necessità.
Continuando ad alternare adeguatamente la permanenza in mare e al sole, ascoltando le esigenze del nostro corpo. Evitate infine di forzare eccessivamente il fisico, se non avete un’ottima preparazione: non lanciatevi in lunghe traversate o nuotate faticose, i muscoli dovrebbero essere abituati lentamente alla fatica. Se non siete esperti nuotatori cercate di restare nelle vicinanze della riva. I limiti delle acque sicure sono segnalati con dei gavitelli, una serie di boe che indicano le acque adatte ai bagnanti: sarebbe un’ottima scelta non superarli.
Un grosso rischio è relativo ai tuffi: se proprio non potete farne a meno, scegliete acque conosciute, dai fondali limpidi, dove si posso scorgere eventuali pericoli. Vanno evitati tuffi nelle immediate vicinanze degli scogli, dove si trovano fondali ricchi di rocce. Le coste della penisola sorrentina sono poco adatte ai tuffi. Attenzione soprattutto agli adolescenti che troppo spesso continuano a esporsi a questo azzardo, sottoponendosi a dannose conseguenze
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