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Iva Zanicchi - Un’italiana vera

Autore: a cura del dott. Carlo Alfaro | Pubblicato Maggio 2021 in Attualità

E’ tornata in forma alla grande Iva Zanicchi, uno dei volti più amati della canzone italiana, dopo la paura del Covid che l’ha costretta al ricovero lo scorso novembre per polmonite bilaterale.
Apprezzo molto Iva, la trovo una grande interprete e una persona genuina. La sua personalità esprime bene il carattere della sua gente, l’Emilia Romagna: aperto, vivace, socievole, sanguigno, focoso, dalla battuta sempre pronta e a volte fulminante.
Ribattezzata “l’aquila di Ligonchio”, Iva è nata il 18 gennaio 1940 e ha attraversato da protagonista in tanti ambiti la vita del nostro Paese: ripercorrere la sua straordinaria carriera di cantante, prima di tutto, ma anche attrice, conduttrice televisiva, scrittrice e politica, significa fare un exursus nella storia del costume italiano.
Per me, personalmente, un tuffo nella mia infanzia: Iva ha su per giù l’età di mia mamma, e le sue canzoni erano la mia colonna sonora, intonate dal nonno, Saverio Fiodo, che, suo fan, non si perdeva un suo 45 giri.
Iva inizia la carriera negli anni ’60, in un’Italia che ha fretta di dismettere gli abiti della fame, la carestia, i vestiti laceri e rattoppati, le scarpe con le suole bucate, e con energia vitale ed entusiasmo ottimistico affronta la democrazia, il benessere, lo shopping, i consumi. Erano gli anni del “miracolo economico”, c’era voglia di felicità, e lo spettacolo, la musica, le star televisive ne erano i simboli, i vettori.
Dopo la prima apparizione televisiva a “Campanile sera” con Mike Bongiorno, l’esordio ufficiale dell’Iva nazionale avviene nel 1960 con “I due campanili” di Silvio Gigli: un festival itinerante in cui si scontravano i talenti di due centri vicini della provincia italiana. Iva da Ligonchio stravince, e da lì si aprono le porte per la partecipazione ai concorsi canori per nuovi talenti dell’epoca e per i suoi primi 45 giri, a partire dal 1963. Il suo primo successo fu “Come ti vorrei” (1964). Iva ha ricordato anni dopo in un’intervista su Tv Sorrisi e Canzoni l’emozione di sentire un facchino che spingeva un carrello carico di valigie alla stazione di Milano fischiettando la sua canzone: “Perbacco, pensai, allora qualcosa si muove! Mi scivolò quasi la borsa dalle mani, volevo andar lì e abbracciarlo”.
Nel 1965, il suo primo Sanremo, emblema già allora della canzone italiana, col brano “I tuoi anni più belli”, e il suo primo Un disco per l’estate, con “Accarezzami amore”. Arriva così il momento del suo primo album, “Iva Zanicchi”, che ottiene il “Premio della critica discografica”. Nel 1966 è per la seconda volta al Festival di Sanremo con “La notte dell’addio”, e a Un disco per l’estate con “Fra noi”. Nel 1967 vince il Festival di Sanremo con la canzone “Non pensare a me”, in coppia con Claudio Villa, nell’edizione traumatizzata dal suicidio di Luigi Tenco. A Un disco per l’estate di quell’anno trionfa con “Quel momento”, e pubblica il suo secondo album dal titolo “Fra noi”.
Gira, come si usava all’epoca, un “musicarello” (erano i film musicali con trame studiate sulla base dei testi del cantante-protagonista per offrirgli il pretesto narrativo per riproporre i suoi brani più famosi) dal titolo “Una ragazza tutta d’oro”.
Nel 1967 si sposa e nasce la figlia Michela. Dopo la maternità, nel 1968, torna, grintosa come sempre, a Sanremo con la canzone “Per vivere”, e a Un disco per l’estate con “Amore amore”, mentre in autunno, a Canzonissima ha successo con “Senza Catene”, cover di “Unchained Melody”. “Unchained Melody” è anche il titolo del suo terzo album, ricco di brani stranieri, che esce in quei giorni.
Nel 1969 trionfa a Sanremo, in coppia con Bobby Solo, con “Zingara”, che diventa la sua canzone-simbolo. Questa vittoria le permette di rappresentare l’Italia all’Eurofestival.
Intanto arrivano gli anni ’70. L’Italia dimentica il boom economico per sprofondare negli “anni di piombo” degli attentati terroristici, dell’austerity dovuta alla crisi petrolifera per la guerra tra mondo arabo e Israele, del flagello droga tra i giovani, e dei disastri ambientali, come quello di Seveso, il comune della provincia di Milano investito da una nube di diossina nel luglio 1976. L’artista registra tutto ciò, passando a un repertorio più riflessivo ed impegnato.
Nel 1970 torna per la sesta volta al Festival di Sanremo dove presenta, insieme all’autore Sergio Endrigo, “L’arca di Noè”, premio della critica come miglior testo e altra sua canzone evergreen.
Con la canzone “Un uomo senza tempo”, dedicata al poeta Giuseppe Ungaretti, e brano trainante dell’album “Iva senza tempo”, la cantante entra a pieno diritto nel novero delle interpreti della canzone d’autore, scia che continua interpretando i brani del compositore greco Mikis Theodorakis, nell’album “Caro Theodorakis... Iva”, che permane in classifica nove mesi.
Alla finalissima di Canzonissima di quell’anno ha successo con “Una storia di mezzanotte” di Nicola Di Bari, mentre anche il grande Roberto Vecchioni scrive per lei tre canzoni: “Un attimo”, “Sarà domani”, “Amore matto”.
Nel 1971 pubblica un album monografico, “Caro Aznavour” ed esplode il successo in estate de “La riva bianca, la riva nera”, un inno pacifista che arriva al primo posto in hit-parade, vendendo circa 3 milioni di copie in tutto il mondo. A fine anno, il suo spessore interpretativo trova conferma attraverso un’altra particolare scelta artistica: l’album “Shalom”, dove Iva propone alcuni canti appartenenti alla tradizione del popolo ebraico. Alla finale di Canzonissima presenta un’altra hit, “Coraggio e paura”.
Nel 1972 partecipa alla indimenticabile trasmissione televisiva “Sai che ti dico?” di Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, dimostrando le sue qualità anche di intrattenitrice. A Un disco per l’estate arriva in finale con “Nonostante lei” di Mogol-Testa-Renis, una canzone in cui una donna riflette sulla possibilità di condividere il suo ex con la donna che glielo ha portato via, espressione di una crisi di certezze e morali che sta attraversando il Paese.
A Canzonissima ’72 ha successo con “Mi hai stregato il viso”, contenuta nel nuovo Lp, “Dall’amore in poi”. Nel 1973 compie una trionfale tournée in Francia, Giappone, Spagna, Cile, Stati Uniti e Canada. Ha il primato di essere stata la prima cantante italiana ad aver tenuto un concerto al Madison Square Garden di New York, tempio della musica internazionale.
Al Teatro Regio di Parma è invece la prima cantante di musica leggera ad esibirsi sul palco da sempre adibito esclusivamente alla musica lirica.
Nel corso del 1973 pubblica quattro album, “Le giornate dell’amore”, “Eccezionale Iva”, “Amare non amare”, e, assieme ad altri, un album natalizio, “Dolce notte santa notte”, mentre con Walter Chiari e Tony Renis si cimenta a teatro con lo spettacolo “Tra noi”.
Nel 1974 vince il suo terzo Sanremo con “Ciao Cara come stai” (è l’unica donna ad aver vinto 3 volte), e a settembre di quell’anno pubblica un altro dei suoi classici evergreen, “Testarda io” (La mia solitudine), adattato da Malgioglio da un pezzo di Roberto Carlos, e inserito nell’album “Io ti propongo”.
Nel 1975 torna in tv nel ruolo di primadonna dello spettacolo del sabato sera “Totanbot “(in dialetto emiliano “improvvisamente”), accanto a Walter Chiari, Alighiero Noschese, Alberto Lupo e Johnny Dorelli.
Il suo viaggio nella musica d’autore prosegue con l’album “Io sarò la tua idea”, interamente ispirato a componimenti del poeta spagnolo Federico García Lorca.
Nel 1976 torna a teatro con “I sette peccati capitali” di Weill, pubblica l’album “Confessioni”, indagine sull’animo femminile, e ha successo allo Zecchino d’Oro con “Mamma tutto”.
Con la fine di storiche manifestazioni quali Canzonissima e Un disco per l’estate e il declino del Festival di Sanremo, in un’Italia che non ha più voglia di “canzonette”, un’interprete pura come la Zanicchi si trova spiazzata. Iva prova a reinventarsi: pubblica un album dedicato ai classici della canzone partenopea, “Cara Napoli”, nel 1978 partecipa al Festival di Sanremo come ospite col singolo “Arrivederci, padre”, che racconta di una donna sposata che confessa al sacerdote di avere una relazione extraconiugale con un altro uomo, brano che si ricollega alla sua svolta verso un’identità più moderna e disinibita. Questa evoluzione si concretizza con due nuovi album, “Con la voglia di te”, che annovera autori “trasgressivi” come Malgioglio, Shel Shapiro, e la coppia Giuni Russo e Maria Antonietta Sisini (che scrivono il brano “Selvaggio”), e “Playboy”, album dai testi audaci e passionali (tra cui “Per te” e “Pronto 113” di Malgioglio), accompagnato da un servizio sexy sull’omonimo mensile.
Nel 1979 partecipa al varietà televisivo “Una valigia tutta blu” condotto da Walter Chiari su Rai 1.
Arrivano gli anni ’80, con la loro voglia di lusso, fasto, leggerezza e disimpegno, e la Zanicchi si adegua, reinventandosi star internazionale. La sua storica casa discografica, la Ri-Fi, chiude, e con la nuova etichetta, la Traccia, pubblica il suo nuovo album, “D’Iva”, che lancia soprattutto sul mercato latino (Spagna e Sudamerica), seguito nel 1981 da “Nostalgias” (Nostalgie), inciso per la multinazionale CBS, che la consacra nel mercato iberico e sudamericano, e nel 1982 da “Yo, por amarte” (Io, per amarti), sempre con la CBS.
Negli anni ’80 la Zanicchi è anche la prima cantante italiana ad attraversare tutta l’Unione Sovietica in tournée, con oltre 40 concerti di grande successo. Nel 1983 torna in Italia come concorrente dello show musicale di Canale 5, “Premiatissima”, condotto da Johnny Dorelli e Amanda Lear, e l’anno dopo pubblica un nuovo album, “Quando arriverà” (1984), con il brano “Chi (Mi darà)” che presenta al Festival di Sanremo. Nell’autunno 1984 partecipa nuovamente allo show di Canale 5 “Premiatissima”, nel corso del quale registra un album di cover, “Iva 85”.
Durante il programma, Berlusconi nota la sua verve nei battibecchi con Dorelli e le offre di condurre un gioco a premi quotidiano su Canale 5, “Facciamo un affare”, che è un successo. Nel 1986 registra l’album “Care colleghe” per la Five Record, in cui reinterpreta alcuni grandi successi di famose cantanti italiane.
Dal gennaio 1987 le viene affidato un altro quiz, “OK il prezzo è giusto”, che condurrà con successo fino al 2000, in quindici edizioni. Ma comunque non smette di cantare: nel 1988 esce l’album “Nefertari”, nel 1989 va in tournée in Russia e in Turchia, partecipa in Italia a kermesse canore televisive e registra, con altri colleghi, il disco “Per te, Armenia” a favore delle vittime del terribile terremoto nella regione asiatica.
Gli anni ‘90 sono quelli di Tangentopoli che spazza via partiti storici come la Democrazia Cristiana e il Partito Socialista, mentre altri, come il Partito Comunista e il Movimento Sociale, cambiano denominazione, e si affermano nuove compagini, come Forza Italia e Lega Nord.
Iva, dopo l’album blues del 1991 “Come mi vorrei”, per i successivi dieci anni, rinuncia ad incidere altri dischi e si concentra sulla sua nuova carriera televisiva: nel 1995 conduce su Rete 4 lo show “Una sera ci incontrammo”; nel 1996 conduce il talk del sabato pomeriggio su Rete 4 “Iva Show” e lo spettacolo serale “Musica maestro”, riproposto l’anno dopo con il titolo “Ballo, amore e fantasia”; nel 1997 conduce su Rete 4 il quiz musicale “100 milioni + IVA”. Nello stesso anno è anche al cinema ne “L’ultimo capodanno” di Marco Risi.
Gli ultimi anni ’90 sono per Iva, forte sostenitrice e amica di Berlusconi, anche quelli in cui si affaccia alla politica: alle elezioni europee del 1999 è candidata con Forza Italia ma non viene eletta.
Gli anni 2000, definiti “il decennio breve” per la velocità delle innovazioni in tutti i settori, la vedono ancora alla ribalta televisiva: nella stagione 2000-2001 affianca Carlo Conti in “Domenica In” su Rai 1; nel 2001-2002 conduce su Rete 4, prima “Sembra ieri”, un talk-show in cui personaggi famosi rievocano la propria carriera attraverso racconti ed aneddoti, e poi “Testarda io”, un one-woman show dove rievoca la propria carriera musicale, riproponendo i suoi brani più famosi assieme ad illustri colleghe.
La stagione successiva conduce “Io tra di voi”, che propone, in ogni puntata, un confronto tra due mostri sacri della musica, i cui successi vengono riproposti da cantanti emergenti.
Nel 2001 esordisce anche come scrittrice, col libro autobiografico “Polenta di castagne”, vincitore del “Premio Nazionale Alghero Donna di Letteratura e Giornalismo” per la sezione narrativa.
Nel 2003 torna in gara al Festival di Sanremo, 19 anni dopo la sua ultima partecipazione, con “Fossi un tango”, che anticipa l’omonimo album.
Nel 2004 si ricandida con Forza Italia alle elezioni europee e risulta prima dei non eletti; si insedierà poi nel maggio del 2008.
Nel 2005 conduce su Canale 5 nella fascia del mezzogiorno “Il piatto forte”, programma culinario, e successivamente partecipa come concorrente alla seconda edizione del reality show “Music Farm”, condotto da Simona Ventura su Rai 2. Sempre nel 2005 è attrice di fiction su Canale 5 in “Caterina e le sue figlie” con Virna Lisi, ed esce in libreria “I prati di Sara”, il suo secondo romanzo.
Nelle stagioni 2006/2007 e 2007/2008 entra nel cast di “Buona domenica” condotta da Paola Perego.
Nel 2009 è ancora in gara al Festival di Sanremo, con il brano sensuale “Ti voglio senza amore”, inserito poi nell’album “Colori d’amore”, certificato disco d’oro. Gli anni 2010 vedono il predominio di internet in ogni cosa, la seconda realtà virtuale con i social scalza quella reale, le persone si chiudono in casa tra video-giochi, chat e serie televisive. Iva sceglie di essere protagonista in politica, come deputato nel Popolo della Libertà dal 2009 al 2014 al Parlamento Europeo, dove ha ricoperto la carica di vicepresidente della Commissione Sviluppo. Al Parlamento Europeo la Zanicchi si è distinta per essere stata presente a quasi tutte le sedute (oltre il 97% di presenze in aula), tanto da essere uno degli europarlamentari italiani più presenti in tutta la legislatura. Alle elezioni europee del 2014, nonostante le 30.454 preferenze, risulta prima dei non eletti di Forza Italia.
Non smette di cantare: nel 2010 interpreta, su musica di Loriana Lana, la lirica di Giuseppe Ungaretti “La madre”, nell’ambito dell’album “Musica & parole. 10 in poesia”; nel 2011 partecipa all’album di artisti vari “L’Europa per un sorriso. Artisti italiani per la tutela dei minori”, prodotto sotto il patrocinio del Parlamento di Strasburgo e i cui proventi sono stati destinati a Telefono azzurro.; nel 2012 incide la canzone “Cuore profumato” inclusa all’interno dell’album di artisti vari “Capo Verde terra d’amore vol.3”, antologia dedicata alla grande cantante Cesaria Evora; nel 2013 pubblica l’album “In cerca di te”.
Nel 2015 torna a teatro con la commedia “Tre donne in cerca di guai”, accanto a Barbara Bouchet e Corinne Clery.
Nel 2016 incide “Padre nostro - Nostro padre”, una riscrittura della preghiera cristiana.
Nel 2017 è ancora a teatro con Marisa Laurito in “Due donne in fuga” e torna in tv come giurata a “60 Zecchini”, trasmissione televisiva di Rai 1 condotta da Carlo Conti che celebra i 60 dello Zecchino d’Oro. Nel 2018 è ancora giurata nel talent di Rai 1 Sanremo Young condotto da Antonella Clerici e nel talent show di Canale 5 Tú sí que vales, oltre ad essere nel cast della trasmissione di Rete 4 La repubblica delle donne, condotta da Piero Chiambretti.
Grande successo per lo spettacolo teatrale “Una vita da zingara” che ripercorre la sua vita e la sua carriera.
Nel 2019 partecipa allo spettacolo “MEN IN ITALY” The Musical Fashion Show, un musical per la regia di Alfonso Lambo.
A febbraio 2019 la Stampa a Sanremo le conferisce il premio “Dietro le quinte”. In primavera 2019 prende parte come opinionista, assieme a Cristiano Malgioglio, alla sedicesima edizione del reality show Grande Fratello, condotto da Barbara D’Urso su Canale 5, e nello stesso periodo riveste il ruolo di giurata del nuovo talent show musicale All Together Now, condotto da Michelle Hunziker e J-Ax sulla stessa rete. A ottobre 2019 torna nei teatri con lo spettacolo musicale “Sono nata di luna buona” che anticipa l’autobiografia “Nata di luna buona” e a novembre è di nuovo ospite fissa nella seconda edizione del programma di Piero Chiambretti La repubblica delle donne in onda su Rete 4. A dicembre è di nuovo nel cast della seconda edizione di All Together Now, sempre condotto da Michelle Hunziker e J-Ax.
Il 20 dicembre 2019 esce il film “W gli sposi”, in cui è protagonista.
Arriva il fatidico anno pandemico, il 2020. A gennaio, in occasione degli 80 anni, viene pubblicato un doppio CD dal titolo “Le mie canzoni più belle”. In radio viene presentato poi un nuovo singolo dal titolo “Sangue nero” dell’amico Cristiano Malgioglio. Il 1° febbraio canta “Zingara” a Palazzo Madama nell’ambito del secondo appuntamento di Senato&Cultura 2020.
A partire dal marzo del 2021 è opinionista, assieme ad Elettra Lamborghini e Tommaso Zorzi, della quindicesima edizione del reality show L’isola dei famosi, condotto da Ilary Blasi su Canale 5, dove emerge la sua vis polemica e scoppiettante.
E chissà cosa ancora avrà in serbo per noi fans l’indomita Iva nei tempi incerti che ci aspettano…