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La birra nell’epoca antica

Autore: Gianpietro Maresca | Pubblicato Novembre 2015 in Cultura

La birra è la bevanda alcolica più consumata al mondo, seguita dal vino, altri alcolici e superalcolici. Di gran lunga prevalente nell’Europa centrale e nei paesi di cultura anglosassone, la birra è la preferita anche in una larga fetta del Sud America e dell’Africa. Si suppone che le origini della birra coincidano col periodo dell’inizio dell’agricoltura. La sacralità della birra, impiegata nelle cerimonie religiose, si ritrova in tutta la letteratura storica, dalla sumerica alla egiziana. Gli assiro-babilonesi e gli egiziani, oltre 3000 anni prima di Cristo, conoscevano le tecniche di preparazione delle loro birre. I sumeri la chiamavano “se-bar-bi-sag” la quale era una bevanda tanto nobile da essere considerata anche purificatrice del corpo e quindi in grado di elevare lo spirito. Gli Egiziani ne attribuivano l’invenzione ad Osiride. In Egitto si ha notizia certa di tre tipologie di birra: “zythum” (birra chiara) “curmy” (più scura) “sa” (birra ad alta concentrazione riservata al faraone ed alle cerimonie religiose). I cretesi consumavano la birra in egual misura del vino e la chiamavano “bruton”. I greci ritenevano la birra bevanda di poco conto, e con il termine dispregiativo la chiamavano “vino d’orzo”. Il mondo romano conosce la birra anche se ne fa un uso sporadico e limitato, e non poteva essere diversamente visto che in tutte le terre conquistate, divenute poi Province romane, questa bevanda aveva larghissima