Crampi muscolari mentre si nuota al largo. Cosa fare?
Sopraggiunge all’improvviso, in qualsiasi momento della giorno o della notte. Le cause del crampo non sono ancora completamente chiare anche se alcune delle cause più probabili pare siano la disidratazione e la dispersione di sali minerali necessari come sodio, magnesio e potassio. Quindi in estate i crampi sono un fattore da prevedere.
Avvengono principalmente in acqua perché la muscolatura impegnata in acqua ha una coordinazione intra e inter muscolare diversa da quanto siamo abituati a fare sulla terraferma e quindi si tende a fare dei movimenti (ad esempio battere i piedi) in maniera contratta e non coordinata. Se l’acqua è fredda, il rischio potrebbe essere maggiore.
Ma che fare nel caso un crampo sopraggiunge mentre stiamo al mare, magari nuotando al largo?
Il crampo non si risolve in maniera spontanea, quindi è necessario un intervento rapido e deciso che in acqua diventa più difficile. Le zone più soggette a crampi in acqua sono il piede, il polpaccio, la coscia, ma raramente viene colpito più di un muscolo contemporaneamente. E’ consigliabile procedere immediatamente alla disattivazione del crampo perché un intervento tempestivo permette di risolvere il problema in qualche secondo, mentre se si aspetta più a lungo il dolore persiste anche nelle fasi successive. In questo caso, e laddove i crampi siano ricorrenti l’unico trattamento medico utile è il massaggio sportivo: si tratta di un’attività legata alla fisioterapia, pertanto è consigliabile rivolgersi a una figura professionale a cui affidarsi per una serie di trattamenti come l’applicazione di ultrasuoni, la ionoforesi e la tecarterapia.
Come procedere
Per prima cosa non bisogna farsi prendere dal panico, ma prevedere di dover andare sott’acqua mantenendo il respiro per alcuni secondi se è necessario effettuare delle manovre con l’aiuto delle mani. Poi conviene girarsi sulla schiena: il dorso è uno stile di nuoto più facile e rilassante che permette di respirare facilmente con minor impegno muscolare.
Crampo al piede
Stendere la pianta prendendo con decisione la punta del piede e tirando progressivamente.
Crampo al polpaccio
Distendere la gamba,senza distendere il piede, bensì mantenendo il piede “a martello”.
Crampo alla parte posteriore della coscia
Stendere la gamba fino a sentire una distensione della contrattura.
Una volta ridotto il crampo, avviarsi immediatamente verso una zona dove si tocca, perché il crampo potrebbe ripetersi. Per andare a riva è consigliabile utilizzare i soli arti superiori nuotando a dorso. Arrivati a riva ripetere le stesse procedure rimanendo seduti o sdraiati per alcuni minuti.
Nel caso la contrattura rimanga, con un dolore meno intenso, far ricorso a tecniche decontratturanti con borse di acqua calda o similari.
Il crampo muscolare si può prevenire mantenendo il corpo elastico con una regolare attività fisica, con una buona idratazione, bevendo almeno 3 litri di acqua e reintegrando i sali minerali con degli integratori e un regime alimentare che includa alimenti che aiutano a prevenire questi disturbi come cereali, verdure a foglie verdi, banane, albicocche, patate e piselli.
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