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Crampi muscolari mentre si nuota al largo. Cosa fare?

Autore: dott. Francesco Di Maio | Pubblicato Luglio 2017 in Salute

Sopraggiunge all’improvviso, in qualsiasi momento della gior­no o della notte. Le cause del crampo non sono ancora completa­mente chiare anche se alcune delle cause più probabili pare siano la disidratazione e la dispersione di sali minerali necessari come sodio, magnesio e potassio. Quindi in estate i crampi sono un fattore da prevede­re.

Avvengono principalmente in acqua perché la muscolatura impe­gnata in acqua ha una coordinazione intra e inter muscolare diversa da quanto siamo abituati a fare sulla terraferma e quindi si tende a fare dei movimenti (ad esempio battere i pie­di) in maniera contratta e non coordi­nata. Se l’acqua è fredda, il rischio potrebbe essere maggiore.
Ma che fare nel caso un cram­po sopraggiunge mentre stiamo al mare, magari nuotando al largo?

Il crampo non si risolve in ma­niera spontanea, quindi è neces­sario un intervento rapido e deciso che in acqua diventa più difficile. Le zone più soggette a crampi in acqua sono il piede, il polpaccio, la coscia, ma raramente viene colpito più di un muscolo contemporaneamente. E’ consigliabile procedere imme­diatamente alla disattivazione del crampo perché un intervento tempestivo permette di risolvere il problema in qualche secondo, mentre se si aspetta più a lungo il do­lore persiste anche nelle fasi succes­sive. In questo caso, e laddove i cram­pi siano ricorrenti l’unico trattamento medico utile è il massaggio sportivo: si tratta di un’attività legata alla fi­sioterapia, pertanto è consigliabile rivolgersi a una figura professionale a cui affidarsi per una serie di tratta­menti come l’applicazione di ultra­suoni, la ionoforesi e la tecarterapia.

Come procedere
Per prima cosa non bisogna farsi prendere dal panico, ma pre­vedere di dover andare sott’acqua mantenendo il respiro per alcuni secondi se è necessario effettua­re delle manovre con l’aiuto delle mani. Poi conviene girarsi sulla schiena: il dorso è uno stile di nuoto più facile e rilassante che permette di respirare facilmente con minor impegno muscolare.

Crampo al piede
Stendere la pianta prendendo con decisione la punta del piede e tirando progressivamente.

Crampo al polpaccio
Distendere la gamba,senza di­stendere il piede, bensì mantenen­do il piede “a martello”.

Crampo alla parte posteriore della coscia
Stendere la gamba fino a sentire una distensione della contrattura.

Una volta ridotto il crampo, avviarsi immediatamente verso una zona dove si tocca, perché il crampo potrebbe ri­petersi. Per andare a riva è consigliabile utilizzare i soli arti superiori nuotando a dorso. Arrivati a riva ripetere le stesse procedure rimanendo seduti o sdraiati per alcuni minuti.

Nel caso la contrattura riman­ga, con un dolore meno intenso, far ricorso a tecniche decontratturanti con borse di acqua calda o similari.

Il crampo muscolare si può preve­nire mantenendo il corpo elastico con una regolare attività fisica, con una buona idratazione, bevendo almeno 3 litri di acqua e reintegrando i sali mine­rali con degli integratori e un regime ali­mentare che includa alimenti che aiu­tano a prevenire questi disturbi come cereali, verdure a foglie verdi, banane, albicocche, patate e piselli.