Nei e Melanomi: l'ABCDE
La maggior parte di noi ha qualche neo e probabilmente lo considera solo come una lesione insignificante o un vezzo estetico. Tuttavia i nei (o nevi) sono tra i tumori cutanei più frequenti e dinamici. Il termine nevus indica una qualsiasi lesione cutanea caratterizzata da un eccesso localizzato di uno o più tipi di cellule presenti normalmente in quella sede.
I più comuni sono i nevi nevocitici, espressione di raggruppamenti di cellule neviche che derivano dai melanociti (le cellule predisposte alla sintesi della melanina): possono essere congeniti (più rari) o acquisiti (la maggior parte) e possono interessare qualunque sede cutanea. Generalmente i comuni nevi nevocitici acquisiti si presentano come piccole aree di cute relativamente piana (macula) o rilevata (papula) , uniformemente pigmentata con bordo ben definito e tondeggiante. L’aspetto più importante di questa neoplasia benigna è la possibilità, seppur rara, che evolva verso una lesione maligna, ovvero il melanoma.
Il melanoma è un tumore dei melanociti relativamente frequente; insorge su un nevo preesistente soltanto in un terzo dei casi, più frequentemente compare su cute normale. I due fattori predisponenti allo sviluppo del melanoma sono i geni ereditati e l’esposizione ai raggi UV (sole e lampade abbronzanti) specialmente nei soggetti di carnagione chiara e soprattutto se l’esposizione è intensa ed intermittente. È buona norma, soprattutto in estate, esporsi al sole in maniera graduale ed utilizzare sempre una protezione solare adeguata al proprio fototipo.
Le caratteristiche da tenere in considerazione per distinguere una lesione benigna da una maligna rispondono all’acronimo ABCDE:
A sta per Asimmetrie: i nevi benigni sono simmetrici, mentre i melanomi sono asimmetrici;
B sta per Bordi: nelle lesioni benigne i bordi sono regolari e tondeggianti, mentre nelle lesioni maligne sono irregolari e frastagliati;
C per Colore: uniforme per i nevi nevocitici (dal rosso al marrone), eterogeneo per i melanomi (spesso presentano due o più dei seguenti colori: nero, marrone scuro o chiaro, blu, rosso, bianco);
D per Dimensioni: le lesioni benigne in genere non superano i 6 mm di diametro, mentre quelle maligne hanno un diametro maggiore (diagnosi precoce ha reso tuttavia frequente il riscontro di melanomi di piccolissime dimensioni);
E per Evoluzione: i nevi rimangono stabili nel tempo, possono al più diventare maggiormente prominenti durante la gravidanza, mentre i melanomi possono variare il loro aspetto nel corso dei mesi.
In conclusione è bene tenere a mente che i nei vanno sempre sottoposti all’attenzione del proprio medico in quanto esiste la possibilità di una loro degenerazione maligna a melanoma: una diagnosi precoce è la migliore arma a nostra disposizione per effettuare una terapia adeguata e risolutiva.
Articoli Salute
- La solitudine dei bambini e degli adolescenti
- Artrosi: come curarla con la fisioterapia
- Vaccinarsi contro il Covid-19
- Andare al mare con il ciclo? Si può!
- Postura e denti perché sono in relazione?
- La sindrome del bambino scosso: quando il pianto del neonato fa impazzire i genitori
- Come è utilizzato il laser in odontoiatria?
- Tieni a bada l'allergia con il mini-filtro
- A che età è importante portare un bambino dal dentista?
- Un solare con alta protezione impedisce l'abbronzatura?
- I dolcificanti naturali
- Alimentazione bimbi:Nuove linee indirizzo del Ministero della Salute (seconda parte)
- La biorigenerazione cutanea con Oro 24 carati
- Pressoterapia. Guida al trattamento
- Basta una serata per rovinarsi l’udito
- Ortodonzia invisibile e nuove frontiere nella pratica ortodontica
- Le Scoliosi Degenerative
- Come prevenire perdita di memoria e invecchiamento precoce del cervello